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Mazara. Domenica 16 giugno l'elezione del consigliere comunale straniero aggiunto

Mazara, il Circolo di Sinistra Italiana “Pio La Torre” esprime solidarietà a Massimo Fundarò

(Martedì 30 Maggio 2017)
Mazara - A nome del Circolo di Sinistra Italiana “Pio La Torre” di Mazara del Vallo esprimo vicinanza e piena solidarietà all’amico e compagno Massimo Fundarò componente della direzione nazionale di sinistra italiana per il vile e vergognoso atto di intimidazione subito. Siamo accanto a Massimo per dire no a qualsiasi forma di sopraffazione. Sperando che al più presto si
faccia luce su tutta questa gravissima vicenda invitiamo Massimo e tutti i siciliani onesti a proseguire nel proprio impegno per continuare ad affermare la legalità in questa terra meravigliosa.


Alessandro Evola

Coordinatore circolo Sinistra Italiana “Pio La Torre”


Alcamo, intimidazioni all'ex deputato verde Fundarò

Atti intimidatori con minacce di morte all'ex parlamentare dei Verdi Massimo Fundarò, alcamese, da anni impegnato in battaglie a difesa del territorio. Nell'androne della sua abitazione, al centro di Alcamo, qualcuno ha introdotto, facendoli passare sotto il portone, cinque biglietti listati a lutto, tanti quanti sono i componenti della sua famiglia. Per strada, poco distante, Fundarò, 59 anni, attualmente dirigente nazionale di Sinistra italiana, ha subito dopo ritrovato una vecchia scatola contenente altri biglietti con la striscia nera in diagonale, stampati in una tipografia chiusa da anni.

Si tratta del secondo episodio intimidatorio: quindici giorni fa Massimo Fundarò aveva ricevuto per tre giorni di seguito, al telefono di casa, chiamate in cui gli si faceva ascoltare una marcia funebre. "All'inzio - dice Fundarò - non ho dato molto peso alle telefonate, ma quest'ultimo atto mi ha spinto a sporgere denuncia al commissariato di polizia".

Solidarietà dal prefetto di Trapani, Giuseppe Priolo, che ha espresso la vicinanza delle istituzioni all'ex parlamentare. E' di poche settimane fa l'ultima presa di posizione pubblica di Massimo Fundarò, ostile alla costruzione di un impianto industriale che si paventa possa essere un inceneritore, in contrada Bosco Falconeria, a pochi chilometri da Alcamo. Una battaglia, quest'ultima, condotta assieme al "Comitato liberi da ogni inquinamento".

"Se si tratta di atti intimidatori - dice Fundarò - non hanno sortito alcun effetto perché non mi sento intimidito e non ho alcuna intenzione di smettere di battermi per ciò in cui credo e per cui mi sono sempre impegnato".

[Fonte: repubblica.it - MARIA EMANUELA INGOGLIA]