Lo conferma uno degli armatori, Giampiero Giacalone. «Considerato che la vicenda - dice - è ancora in attesa di sviluppi, i marittimi hanno deciso di rientrare. Nell’attesa del dissequestro il peschereccio rimarrà al porto di Sfax».
L’armatore aggiunge anche che l’ammenda comminata dalla Commissione tunisina per il rilascio del motopesca non ammonta a 50 mila euro, ma a 69 mila.
«E' dal documento in arabo che è stato consegnato al comandante dell’Anna Madre, Giacomo Giacalone - conclude l’armatore - che abbiamo capito qual è la somma richiesta. Nel documento si parla di 200 mila dinari, pari a 69 mila euro».
[Fonte: gds.it]