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Caso Denise, la Procura riapre caso: si cerca il Dna nelle impronte

(Giovedì 12 Ottobre 2017) VIDEO
Mazara - Le nuove tecniche di indagine di cui dispone il Ris di Messina potrebbero riaprire il caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa l’1 settembre 2004 a Mazara del Vallo, quando non aveva ancora 4 anni: li avrebbe compiuti il 26 ottobre.

La Procura di Marsala ha disposto che tutte le impronte rilevate dagli investigatori in vari luoghi e su diverse auto siano sottoposte a un esame per la ricerca del Dna. I nuovi accertamenti, chiesti dall’avvocato di parte civile Giacomo Frazzitta e da Piera Maggio, madre di Denise, mirano ad accertare la possibile presenza della piccola in qualche luogo o su qualche auto dopo il sequestro.

Il legale e Piera Maggio avevano chiesto, già la scorsa primavera, accertamenti su alcune impronte, mentre la Procura ha esteso l’esame su tutte le impronte a suo tempo rilevate.

Intanto, la madre di Denise, tra le tante segnalazioni che le sono giunte in questi anni, ha ricevuto la foto di una bimba che ha una forte rassomiglianza con Denise: «In quest’immagine - dice - potrebbe avere otto anni. Non m'illudo ma non perdo la speranza». La foto è stata mostrata al programma di Rai Tre "Chi l'ha visto?".

Denise oggi avrebbe 17 anni. Il mistero sulla sua scomparsa rimane intatto dalle 12 di quell'1 settembre, quando della bambina che stava giovando sul marciapiede vicino alla sua abitazione, in via Domenico la Bruna, non si trovarono più tracce.

L’unica imputata nel processo, che si è concluso in Cassazione lo scorso 19 aprile, era la sorellastra Jessica Pulizzi, nel 2004 minorenne.

La suprema corte ha confermato l'assoluzione nei due gradi di giudizio, pronunciata dal tribunale di Marsala e dalla corte d’appello di Palermo. Un secondo imputato, il fidanzato di Jessica, l’italo-tunisino Gaspare Chaleb, era accusato di false dichiarazioni al pm, ma uscì presto dal processo per la prescrizione del reato.

"È un tema squallido, la foto arriva da un brutto sito", ha anticipato la Sciarelli. Il servizio dedicato ha spiegato come l'immagine in questione sia stata segnalata a "Chi l'ha visto?" da uno spettatore. Grazie a una semplice ricerca su Internet, la giornalista del programma è riuscita a ritrovare la foto, inserita purtroppo in un sito pedopornografico. Lo scatto mostra un'adolescente, ipoteticamente di 12-14 anni, di cui il programma televisivo ha censurato gli occhi. La ragazza in questione appare senza vestiti ma la giornalista spiega come la foto sembri decisamente artefatta, come se il viso fosse stato montato sul corpo di un'altra ragazzina. Il confronto con l'immagine prodotta dal Ris nel 2008 mostra una somiglianza impressionante.

La reazione della madre Piera Maggio

Intervistata dal programma, la madre di Denise Piera Maggio ha confermato come l'affinità con il volto di sua figlia sia evidente. La donna ha comunque dichiarato che è meglio essere prudenti prima di fare ipotesi.

"Mi hanno colpito gli occhi, e parte del naso e dell'orecchio. Sì, c'è una somiglianza. Volevo credere che fosse in un posto sicuro, non in mano a dei criminali. Vivere questa cosa è atroce. Ma negli anni ci sono state tante segnalazioni che poi si sono verificate false, voglio restare con i piedi per terra e capire prima se si tratta di un fotomontaggio."

La riapertura dell'inchiesta

"Non esistono certezze, se non la prova del Dna. Il confronto somatico non può essere certo", ha aggiunto il generale dei Carabinieri Luigi Ripani a "Chi l'ha visto?". Un'altra notizia però, ha riacceso le speranze: la Procura di Marsala ha inviato al Ris dei carabinieri di Messina le impronte digitali rilevate dagli investigatori in vari luoghi e su diverse auto dopo la scomparsa di Denise. Dal momento che, grazie ad alcune nuove metodologie, è possibile rilevare tracce di Dna anche dalle impronte, si riapre di fatto l'inchiesta sul caso della scomparsa.

[Fonte: gds.it / fanpage.it]