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Sapete dove è nata, e chi l'ha inventata la pasta con le sarde? intorno alla metà del IX secolo nella città di Mazara del Vallo da un cuoco arabo

(Giovedì 11 Gennaio 2018)
I meridionali si sa sono grandi mangiatori di pasta; alimento che, maggiormente in Sicilia, si consuma praticamente tutti i giorni anzi, in talune occasioni, anche più volte al giorno. Viene preparata in svariate maniere ma, la nostra isola, è famosa in tutto il mondo soprattutto per gli anelletti al forno, per la sua pasta alla Norma e per quella, forse ancora più nota, con le sarde “a pasta chi sardi”.

A proposito di pasta con le sarde voglio chiedervi: sapete dove, e chi l'ha inventata? Ebbene sarà per tanti probabilmente una sorpresa apprendere che, la pasta con le sarde è si nata in Sicilia, ma ad inventarla sono stati gli Arabi durante la loro dominazione. La tradizione infatti ci riporta intorno alla metà del IX secolo e, a quanto si narra, nella città di Mazara del Vallo. Qui pare che un cuoco arabo al seguito del generale Eufemio da Messina, trovandosi un giorno in difficoltà con gli approvvigionamenti e non sapendo cosa dare da mangiare alle truppe, si inventò questo piatto; utilizzando come condimento le poche cose che aveva a disposizione, ovvero le sarde i pinoli ed il finocchietto selvatico.

Ne venne fuori una vera e propria ghiottoneria che, in seguito arricchita anche con mollica arrostita e uvetta, è di fatto diventato il primo vero piatto mare e monti, oggi facente parte della lista ministeriale dei prodotti agroalimentari della tradizione italiana. Ora che ne conoscete la storia mettetevi ai fornelli e buon appetito!

[Fonte: siciliafan.it]


PASTA CON LE SARDE

INGREDIENTI:

Per 4 persone

400 g di bucatini

un Mazzo di finocchio selvatico

1 cipolla

1 dl d'olio extravergine di oliva

4 acciughe dissalate

400 g di sarde fresche

sale e pepe q.b.

25 g di pinoli

25 g d'uva passa

20 g di mandorle tostate e tritate

un Pizzico di zafferano

60 g di pane grattugiato

olio per friggere q.b.

1 cucchiaio di burro

PREPARAZIONE:

Pulite i finocchietti selvatici e lessateli in una pentola con dell’acqua bollente salata per 15 minuti. Scolateli tenendo l’acqua da parte, strizzateli e tagliateli a cubetti di 1-2 cm per lato.

Pulite e spinate le acciughe e le sarde fresche, tenendo da parte 4 di queste ultime aperte a libro, cioè con i due filetti ancora attaccati dalla parte del dorso.

Fate ammollare l’uva passa lasciandola completamente immersa in una ciotola piena d’acqua tiepida per 20 minuti, quindi scolatela.

In un padellino fate tostare il pangrattato a fuoco vivace fino a quando prenderà un bel colore dorato.

Ponete una padella su un fuoco di media intensità con l’olio e, appena questo sarà caldo, unitevi la cipolla tritata finemente.

Quando questa avrà preso un bel colore dorato, aggiungete le acciughe, facendole sfaldare con la punta di una forchetta, e subito dopo le sarde fresche, l’uva passa, i pinoli e la granella di mandorle tostate.

Fate cuocere per circa 10 minuti, quindi regolate di sale e pepe, aggiungete i finocchietti ed un pizzico di zafferano, mescolate delicatamente, abbassate la fiamma e fate cuocere per altri 10 minuti.

A parte, in una padella piuttosto piccola, mettete abbastanza olio da potervi immergere totalmente le sarde, quindi mettete la padella sul fuoco e, appena l’olio sarà bollente, fatevi friggere le 4 sarde fresche aperte a libro facendole cuocere fino a quando non risulteranno dorate.

Con l’aiuto di un mestolo forato scolate quindi le sarde e adagiatele su un piatto ricoperto di carta assorbente.

Fate infine cuocere la pasta nell’acqua di cottura dei finocchietti che avrete portato ad ebollizione in una pentola.

Una volta trascorso il tempo di cottura indicato sulla confezione, scolate la pasta, conditela con la salsa di sarde e finocchietti, sistematela in una teglia unta con il burro, ricoprite la pasta con il pangrattato e copritela con le 4 sarde fritte.

Fatela cuocere in forno già caldo a 220°C per 10 minuti, sfornate e servite.

[Fonte: academiabarilla.it]