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L'influenza supera il picco, si va verso il record di contagi

(Venerdì 26 Gennaio 2018)
L’influenza ha superato il suo picco ma il numero dei casi in Italia, pur se in diminuzione, continua ad essere alto e quella attuale si annuncia come una nuova stagione da record, con un totale di casi stimato che dovrebbe raggiungere gli 8 milioni a fine epidemia.

I virus stagionali, affermano gli esperti, hanno quindi colpito quest’anno più duramente, tanto che ad oggi, rileva l’Istituto superiore di sanità (Iss), si segnalano oltre 60 decessi e 7 casi gravi tra donne incinte, mentre si prevede che l’attività influenzale continuerà probabilmente «ancora per diverse settimane».

Nell’ultima settimana, evidenzia il bollettino Influnet dell’Iss, il numero dei contagi è stato 794.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di 4.728.000 italiani messi a letto dai virus. L’incidenza si mantiene ancora ad un livello di "alta intensità" ed è pari a 13,1 casi per mille assistiti, ma più basso di quanto registrato nella settimana precedente del picco (14,5). La più colpita resta la fascia dei bambini. Sulla base dei dati aggiornati, «si va verso una nuova stagione da record: considerando che ad oggi sono circa 5 milioni gli italiani già colpiti dai virus influenzali, si può infatti stimare che alla fine della stagione i casi totali arriveranno a 7,5-8 milioni. Un numero molto più alto rispetto agli ultimi anni e paragonabile solo alla stagione 2004-5 e alla stagione pandemica del 2009», afferma il virologo Fabrizio Pregliasco, ricercatore dell’Università di Milano e Direttore sanitario dell’Istituto IRCCS Galeazzi.

Quest’anno, conferma l’esperto, "si sono registrati molti più casi di influenza anche per la circolazione 'non prevista' di virus come il B Yamagata, non compreso nel vaccino antinfluenzale trivalente, ma presente in quello quadrivalente". Molti dei vaccini somministrati sono stati infatti del tipo trivalente che copriva tre ceppi virali (A-H1N1, A-H3N2 e un solo tipo di virus B), mentre solo il vaccino quadrivalente fornisce una copertura anche contro il virus Yamagata.

Conferma che quella in atto sia una stagione influenzale «molto attiva» anche il direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Iss, Giovanni Rezza: «Ora che è stato raggiunto il picco - rileva - non sappiano quanto sarà rapida la 'discesà dei casi, ma per il momento il numero di nuove diagnosi influenzali resta alto». Finora, precisa, «hanno circolato soprattutto i virus A-H1N1 ed il virus B Yamagata inaspettato. E’ invece circolato poco il virus A-H3N2 che ha colpito in altri Paesi. Se quest’ultimo virus dovesse 'risvegliarsi', allora ci potrebbe essere una coda più lunga per l'attuale stagione influenzale». E nelle «ultime settimane si è notato un incremento della mortalità per influenza dovuto a un incremento dei decessi negli ultra 65enni - avverte il presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) Massimo Galli -. Molto di tutto questo si sarebbe potuto evitare con una migliore copertura vaccinale, che resta molto lontana dal 75% che rappresenta l’obiettivo minimo fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra gli over 65». Secondo gli ultimi dati Iss, sono 381 i casi gravi, 64 dei quali sono deceduti. Nell’ultima settimana sono stati segnalati altri 18 casi gravi e 3 decessi, ma i dati sono in «continuo aggiornamento». Milioni, aggiungono gli esperti, sono poi i casi di sindromi parainfluenzali, con manifestazioni simili all’influenza ma meno intense.

[Fonte: gds.it]