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Senza manutenzione da anni. Mazara danneggiati i murales

Le sette opere vennero realizzati da tre artisti con grande passione e raccontano la storia della città, ma l’assenza di manutenzione li ha compromessi.
(Venerdì 17 Agosto 2018)
Sono inguardabili, eppure erano delle opere d’arte. Sono i murales che raccontavano la storia di Mazara. Quella marinara e monumentale. “Io c’ero – dice Michele Gancitano, 79 anni -. Ho visto tre grandi artisti lavorare con una grande passione. Peccato che ora le figure dipinte non si vedono più”.

I murales sono sette, di grandi dimensioni, realizzati circa 30 anni fa da grandi artisti siciliani che hanno fatto rivivere il mare azzurro di Mazara, la fatica del lavoro in mare, la vita cittadina, l’Arco Normanno e la figura di Santo Protettore, chiamato a sostenere i suoi concittadini pescatori. Da molti anni quei sette grandi murales, realizzati in una parete esterna dello stadio “Nino Vaccara” sono scrostati, devastati, esposti alle intemperie al vento alla pioggia, le immagini e le figure sono irriconoscibili. La sera dei faretti con luci bianche illuminano la scena e risalta ancor di più lo scempi. Però sono visibili per circa 20 anni. L’istituti “Il Duemila”, guidato dell’ex sindaco Nicolò Vella, in una nota, in cui parla di “scandalo depauperamento” scrive che “il degrado ha staccato e stacca le piccole tessere di pittura degli affreschi e immagini che scompaiono. Amareggiati e interdetti la pluralità dei cittadini. I Murales – scrive – sono un omaggio alle bellezze di Mazara, al suo azzurro mare, al lavoro dei pescatori fra barche, reti, anfore, Santi Protettori e splendide chiese. Una delicatezza fiabesca su aspetti paesaggistici, umani, artistici della città, di grande fascino ed emozioni”. “Uno dei luoghi, sui muri delle strade di Sicilia di grande valore d’arte popolare” scrisse il direttore del tempo dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Totò Bonanno che, tra l’altro, è stato autore di un murales.

“La Mazara d’arte – conclude Vella – non è solo ceramica. C’è necessità di tutelare e conservare anche l’arte popolare che adorna e abbellisce i muri della città tra cui le piccolissime edicole sacre di Santi e Madonne, chi guida la città adotti la decisione per “motivi gravi e urgenti” di intervento per il recupero e restauro dei murales del Trasmazzaro”.

[Fonte: Giornale di Sicilia - Salvatore Giacalone]