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Mazara. Ai domiciliari il tecnico radiologo che aiutò Messina Denaro

I pescherecci mazaresi sequestrati. Il video degli spari da parte dei libici, e il servizio de Le Iene

(Lunedì 15 Ottobre 2018) VIDEO
I marinai dei pescherecci da poco liberati dopo che erano stati sequestrati dalle motovedette libiche, hanno fatto vedere, in un video pubblicato su Facebook, i colpi di arma da fuoco che hanno ricevuto. Nel video i pescatori fanno anche vedere la loro posizione
nel momento in cui sono stati attaccati. "Il Gps è stato staccato", quindi ha registrato per ultimo la posizione del peschereccio, a 27 miglia dalla costa libica.

I due pescherecci italiani di Mazara del Vallo erano sequestrati martedì scorso da motovedette libiche e portati al porto di Ras al Hilal. Hanno lasciato la Libia venerdì. Il Distretto della pesca di Mazara del Vallo ha detto che i libici hanno sequestrato tutto il pesce che era stato pescato dai due equipaggi, nonostante solo una piccola parte del totale fosse stata raccolta in acque di competenza libica. Secondo il TgR Sicilia, la quantità di pesce sequestrato aveva un valore di 100mila euro.

Il sequestro era avvenuto a circa 29 miglia dalla costa libica di fronte alla città di Derna: le motovedette libiche avevano cominciato a sparare senza preavviso e gli equipaggi dei due pescherecci erano stati costretti a seguire i libici verso le coste della Libia.

Libia: gli diamo le motovedette e ci sequestrano i pescherecci

Silvio Schembri si è messo in contatto con i pescatori di Mazara del Vallo (Sicilia) che sono stati sequestrati dalle motovedette libiche qualche giorno fa, prima che fossero liberati.

“Fisicamente stiamo tutti bene ma moralmente malissimo”, dice Roberto, il comandate del peschereccio. “Siamo stati fermati, eravamo a 25 miglia. Non sono acque libiche”, racconta.

Gli equipaggi sono stati fermati dalla guardia costiera libica mentre effettuavano una battuta di pesca e sono stati scortati al porto più vicino sotto la minaccia delle armi.

Ci siamo fatti dare le coordinate del punto in cui i pescatori sono stati fermati e il punto esatto risulta a 28 miglia di distanza dalle coste libiche, 16 miglia dentro le acque internazionali. Gli italiani erano quindi in regola.

La Libia, però, ha spostato in maniera arbitraria il confine a 74 miglia, anche se, come ci spiega l’ex comandate della Guardia Costiera Gregorio De Falco, “è illecito proclamare unilateralmente, senza un accordo precedente, una zona economica esclusiva”.

“La notte sono venuti con il camion tre militari armati, ci hanno sequestrato un mese di lavoro”, ha raccontato Roberto alla nostra Iena.

Ma non è finita qui, Roberto infatti dichiara alla nostra Iena che la motovedetta da cui sono stati fermati “potrebbe essere una motovedetta che l’Italia ha dato alla Libia”.

Proprio mentre siamo a Mazara del Vallo, all’alba di venerdì, apprendiamo che i pescatori sono finalmente stati liberati.

[Fonte: www.tp24.it - www.iene.mediaset.it]

(Ecco il link per vedere il servizio de Le Iene: https://www.iene.mediaset.it/video/pescherecci-sequestrati-mazara-del-vallo-libia-motovedette_197615.shtml)