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Mazara. Lettera aperta sul dragaggio e sulla movimentazione dei fanghi del porto mazarese

(Lunedì 12 Novembre 2018)
Spett. le Mazara News.
Vista la puntualità di codesto organo d’informazione nel tenere informata la popolazione mazarese sul dragaggio del porto e sulle altre attività connesse, si prega di volere dare ampia diffusione alla lettera aperta di seguito allegata. In considerazione del fatto che a Mazara c’è chi vorrebbe fare intendere che il rischio idrogeologico territoriale è confinato al solo fiume Mazaro, oltre alla documentazione fotografica relativa all’importanza naturalistica e
paesaggistica della Laguna di Tonnarella, si accludono la pag. 34 della relazione generale al PAI Sicilia in cui figura che tutto il litorale tra Capo Granitola e Capo Feto è a rischio e la pag. 24 che contrariamente a quanto scritto da qualcuno non accenna minimamente alla Colmata B, ma tratta della Geomorfologia in genere della Sicilia.

Al Sig. Presidente della Regione Sicilia Sebastiano Musumeci.

Al Sig. Ministro dell'Ambiente Sergio Costa.

Al Sig. Prefetto di Trapani.

Al Sig. Gestore del blogspot "Mazara News".

Oggetto: contributo per il chiarimento definitivo del mancato dragaggio del porto di Mazara del Vallo con movimentazione dei fanghi residuati neil'"ecosistema naturale" della Laguna di Tonnarella.

Come ha scritto il Ministero dell'Ambiente, D. G. Protezione della Natura, in una nota del 2011, protocollo PNM-2011-0026179 del 19/12: "Il Mazaro è un corso d'acqua a regime torrentizio per cui, specialmente nelle annate piovose, riceve una quantità notevole di detriti che generano la sedimentazione del solido alluvionale trasportato dalle ricorrenti piene e dai marosi, provocando l'ostruzione degli alvei, tanto da ridurne la sezione di deflusso, provocando il progressivo innalzamento di quota dei profili idraulici fluviali e del porto canale. Tuttavia, preso atto dell'utilità delle operazioni di pulizia finalizzate al mantenimento della quota dei fondali, d'altra parte resta il problema dello smaltimento del materiale di risulta sembrerebbe che il Comune, il Genio Civile e gli stessi operatori portuali avrebbero individuato come sito utile per il riversamento dei materiale dragato la prima insenatura marina ad occidente del porto, ossia la cosiddetta "Colmata B", rivelatasi invece come ecosistema da tutelare e conservare, come zona umida di straordinaria importanza, specie nel periodo di svernamento degli uccelli migratori acquatici. Lo stesso ISPRA, con nota prot. PT-A54 del 31/10/2011, segnala l'importanza della Laguna di Tonnarella (Colmata B) per la sua ubicazione lungo una delle principali rotte di migrazione seguite dagli uccelli durante gli spostamenti tra l'Africa e L'Europa Da un articolo del Giornale di Sicilia del 17 dicembre 2011, emerge che il progetto, redatto dal Dipartimento Opere Marittime per la Sicilia, su richiesta del sindaco e presentato dal Comune di Mazara del Vallo a questo Dicastero, prevede un importo di 5 milioni e 700 mila euro che sarà erogato a stralci funzionali. Il primo stralcio, di cui si sarebbe ottenuto il finanziamento, prevedrebbe un investimento di due milioni di euro. Il decreto di finanziamento sarebbe stato emanato dal Ministero dell'Ambiente per l'intervento di mitigazione del rischio idrogeologico ed eliminazione delle criticità dovute al mare e alle piene del Fiume Mazaro, lavori di ripristino dei fondali del bacino portuale e dell'area retrostante il porto canale. Dall'esame della documentazione in possesso di questo Ufficio non sembrerebbe tuttavia essere stato effettuato un adeguato studio riguardante la localizzazione dello smaltimento dei fanghi provenienti dalle operazioni di dragaggio e ristrutturazione del porto, studio necessario per le notevoli peculiarità naturalistiche e faunistiche dell'area oggetto dell'intervento, tra l'altro limitrofa al Sito di Importanza Comunitaria nonché Zona di Protezione Speciale ITA010006 Paludi di Capo Feto e Margi Spanò. Pertanto, alla luce del parere ISPRA sull'area in argomento e delle comunicazioni sopra riportate, si evidenzia a codesta Direzione Generale l'opportunità di verificare quanto segnalato in merito alle notizie riguardanti il finanziamento eventualmente erogato da questo Ministero a favore del progetto e, contestualmente, su quanto emerso dagli studi effettuati sulla localizzazione del conferimento dei fanghi residuati dalle operazioni di escavo del porto canale di Mazara del Vallo, con possibile inquinamento della "Laguna di Tonnarella ". Si ringrazia. F/to IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE II, Dott. Alessandro La Posta".

La replica del sindaco di Mazara del Vallo (divulgata su Mazara News, dal portavoce comunale) alla dichiarazione del Presidente della Regione, diffusa in un articolo del GdS, a firma Luigi Ansaloni: "Danni per il maltempo in Sicilia, Musumeci: "Più facile battere la mafia che certa burocrazia" (consultabile anche su Mazara News), mi induce, intanto, a divulgare la summenzionata Nota Ministeriale per tentare di fare capire come penso stiano realmente i fatti che ruotano attorno al dragaggio e alla movimentazione dei fanghi del porto di Mazara del Vallo. Mi induce, quindi, a mettermi a disposizione del Governatore Musumeci, di qualsiasi giudice o magistrato che sia (come dice il sindaco nella replica) per qualsiasi testimonianza, chiarimento, circa le affermazioni del sindaco di Mazara del Vallo sull' "uccellino che non poteva essere rimosso dalle acque putride della colmata B". Possibile che si continui a parlare a vanvera di uccellini, di fanghi più o meno inquinati del Mazaro e soprattutto delle acque putride della Colmata B e nessuno, ad oggi, a cominciare dal Presidente della Regione che vuole la Sicilia "Bellissima", faccia niente per accertare (alla presenza delle parti interessate) che cosa è realmente la laguna e chi e perché avrà reso "putride" quelle acque? Perché, dopo tante denunce, i cani comunali si continuano a fare riprodurre e scorrazzare tra la vegetazione ripartale della laguna e l'acqua putrida? L'ex Prefetto di Trapani, dott. Leopoldo Falco aveva posto fine alle chiacchiere sul dragaggio e sulla movimentazione dei fanghi, ma ora ogni occasione è buona per ritornare al passato. Si ponga fine a questo stato di cose e, come aveva programmato, nel mese di settembre del 2016, l'Ufficio di Gabinetto dell'Assessore regionale all'ambiente convochi un tavolo tecnico in cui il sig. sindaco o il sig. vice sindaco o un loro incaricato, sotto verbalizzazione, si confronti con chi, come il Ministero dell'ambiente, riconosce I'"utilità" del dragaggio, nell'opera di mitigazione del rischio idrogeologico del Mazaro, ma non condivide, per tante ragioni, l'immissione di nuovi fanghi nella Colmata B, Laguna di Tonnarella.

Vincenzo Sciabica