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Mazara. Liberata “ACI” - giovane esemplare di Tartaruga marina della specie Caretta Caretta

Nel suggestivo scenario autunnale offerto dalla località denominata “Cala di La Malavia”, zona Quarara del Comune di Mazara del Vallo, durante la mattinata odierna alla presenza di locali scolaresche (ragazzi ed insegnanti dell’Istituto “Luigi Pirandello”), del Vice Sindaco del Comune Vito Billardello e dell’Assessore
Michele Reina, della Funzionaria Vitalba Chirco della Ripartizione Faunistica Venatoria di Trapani - nonché rappresentanti del WWF Italia di Mazara, si è provveduto al rilascio in mare di un giovane esemplare di tartaruga marina battezzata con il nome di “ACI” (personaggio della mitologia greca).

ACI, nel giugno scorso, è stata soccorsa grazie all’intervento di un diportista locale che accortosi delle difficolta del Chelone marino ad immergersi, ha capito subito che aveva bisogno di aiuto.

Portata a terra e consegnata alla Guardia Costiera di Mazara del Vallo è stata fatta giungere al centro di recupero di Favignana, con una preziosa staffetta messa in campo dalla locale Sezione del WWF Italia.

Oltre l’80% delle tartarughe marine curate in questi anni dal “Centro Recupero Isole Egadi” è tornato in libertà. Il Centro, svolge costantemente un’importante e preziosa attività di salvaguardia, monitoraggio e recupero delle Tartarughe Marine.

La Tartaruga Marina è una specie minacciata dall’estinzione e protetta dalla Convenzione Internazionale Cites.

Purtroppo in questi ultimi anni bisogna prendere atto di un dato allarmante circa la consistenza della popolazione mediterranea della specie Caretta Caretta.

Infatti diverse sono state le segnalazioni di tartarughe rinvenute morte pervenute alla Guardia Costiera e quasi sempre si è trattato di esemplari giovani o sub-adulti.

Molti esemplari non riescono a diventare maturi sessualmente e muoiono soprattutto a causa dell’ingestione di corpi estranei (ami, lenze o materiale flottante come plastica, polistirolo, etc.).
Si è visto che la tartaruga marina è un indicatore biologico dello stato di salute del mare e che la scomparsa di tale specie è un danno all’ecosistema e alla biodiversità.

Dopo il periodo della grande affluenza di turisti e villeggianti lungo le coste siciliane è arrivato quindi il tempo di restituire al suo mondo “ACI”, “paziente” curato dalle amorevoli e competenti mani degli esperti del Centro di recupero delle Isole Egadi, reintrodotta in mare, dopo essere stata soccorsa e salvata grazie ad un lavoro di squadra.

La tartaruga liberata durante la mattinata odierna testimonia la grande attenzione della Guardia Costiera di Mazara del Vallo per la protezione e tutela dell’ecosistema marino e che da decenni collabora attivamente concorrendo al salvataggio di numerosi esemplari di fauna marina in difficoltà.

L’insolita esperienza offerta dall’evento ha avuto una valenza altamente educativa per giovani e meno giovani, assiepatisi ai margini del luogo scelto per la liberazione.

Comunicato stampa