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Buone notizie per Paolo, le istituzioni non sono assenti. Domani sarà sottoposto a tampone, in caso di esito negativo, sabato sarà operato

Paolo Gullo, il giovane mazarese di 25 anni affetto da carcinoma papillare della tiroide, TIR 5, domani sarà sottoposto a tampone e, in caso di esito negativo, dopodomani sarà operato. La notizia è stata comunicata oggi dal Direttore sanitario del Policlinico "A. Gemelli" di Roma alla segreteria del Ministro Speranza, intervenuta nei giorni scorsi, su mia sollecitazione, per seguire la vicenda.

Martedì scorso, quando su Prima Pagina Mazara ho visto il video con l'appello di Tommaso, il fratello di Paolo, mi sono recato di corsa in Piazza della Repubblica per incontrarlo, avere maggiori informazioni sulla vicenda e fare ciò che era nelle mie possibilità per trovare una soluzione.
Con Tommaso in questi giorni siamo rimasti in costante contatto, vagliando tutte le strade possibili per salvaguardare la salute di Paolo. Dopo aver sospeso la sua mobilitazione a seguito dell'intervento del Ministero, Tommaso questa mattina si era incatenato nuovamente in piazza per chiedere maggiori certezze. Alla fine è arrivata la notizia che tutti desideravamo ricevere: l'esecuzione di un nuovo tampone molecolare e una data ravvicinata per l'intervento.
Paolo attualmente si trova a Roma in isolamento domiciliare. Domani mattina si recherà al Policlinico per effettuare i prelievi e il tampone. Vi invito a pregare affinché l'esito del tampone sia negativo e Paolo sabato possa essere sottoposto a questo importante intervento.
La vicenda di Paolo è figlia delle difficoltà del momento in cui ci troviamo. La pandemia ha messo in luce le fragilità di un sistema sanitario su cui gravano decenni di tagli e mancati investimenti. Oggi, però, seppure vi siano delle criticità dovute allo stress a cui è sottoposto in questo momento il sistema, si sta tentando di invertire la rotta.
La battaglia di Tommaso è una battaglia importante. Non è solo una battaglia fatta per disperazione o per amore del proprio fratello (aspetto di per sé evidente e commovente) ma è una battaglia volta ad affermare un principio: nessuno deve essere lasciato solo. Non si possono trascurare gli altri ammalati per curare quelli affetti da Covid-19.
Si tratta, allora, di una battaglia che non riguarda soltanto Tommaso. Riguarda i suoi concittadini, che gli sono stati vicini partecipando alle sue emozioni e sostenendolo nella sua iniziativa (come se Paolo fosse stato il fratello o il figlio di tutti). Ma riguarda anche il Sistema Sanitario Nazionale, che è in grado di far conciliare le esigenze di sicurezza dei propri operatori e delle proprie strutture con quelle dei cittadini. L'intervento del Ministero e dei vertici del Policlinico ne sono la prova.
Anche il Sindaco di Mazara, che ho aggiornato sugli sviluppi, insieme al suo staff e a diversi consiglieri comunali, ha seguito e sta continuando a seguire la vicenda. Per questo mi sento di dire a Paolo, a Tommaso e alla loro famiglia che non sono soli. C'è la città e ci sono le istituzioni.
Speriamo di poter festeggiare sabato la riuscita dell'intervento di Paolo e presto la sua completa guarigione da questo maledetto tumore.

Leandro Bianco