“ho appreso con sgomento le notizie sulla possibile falsificazione dei dati relativi alla pandemia trasmessi dalla Regione Sicilia all’Istituto Superiore della Sanità. Tutto ciò, secondo le ricostruzione degli inquirenti, sarebbe avvenuto tra l'altro all’insaputa del Presidente Nello Musumeci, a cui va tutta la nostra vicinanza. Si rimane sgomenti perché, come sapete, la raccolta dati e una loro corretta lettura, sono la base su cui è possibile prendere razionalmente delle decisioni per quanto riguarda le misure da applicare sui territori per prevenire e contrastare l’innalzamento della curva pandemica.
Viene rabbia al pensiero di quante volte come sindaco e come giunta, chiedendo di applicare misure più stringenti sul nostro territorio di fronte all' evidente aumento di positivi, siamo stati frenati alla luce di dati trasmessi dall’ente competente o siamo stati costretti a prendere decisioni in solitudine anticipando decisioni della Regione e del governo centrale.
Viene rabbia a maggior ragione perché Marsala e i marsalesi in questi mesi hanno letteralmente donato, con forte senso civico, il proprio ospedale alla comunità regionale e non meritano di ricevere in cambio questo pressappochismo e questa leggerezza.
Viene rabbia, infine, perché questi sospetti rischiano di minare alla base la fiducia dei cittadini verso le istituzioni. Quella fiducia che i sindaci cercano di rinsaldare ogni giorno sui territori lavorando duramente tra mille difficoltà e mettendoci la faccia. Mi auguro sinceramente che questi sospetti siano smentiti dall’attività degli organi giudiziari. Me lo auguro per i cittadini, i quali devono potersi fidare delle istituzioni e registro come atto di responsabilità istituzionale le dimissioni dell’Assessore Ruggero Razza. Nel frattempo, però, ho chiesto con urgenza un tavolo tecnico con l’Asp e la Protezione Civile per valutare la situazione e verificare se eventuali falle nella trasmissione dei dati abbiano in qualche modo potuto incidere sulla sicurezza della nostra comunità. Con la salute pubblica non si scherza!”
Nino Guercio