È possibile visitare la mostra anche virtualmente attraverso il seguente link http://urly.it/3btna
Con la sua ricerca, Flavio Tiberti pone al centro dell’indagine scenari angosciosi e inquieti, figli e manifestazioni di una società sempre più frenetica, sempre più inumana, sempre più distante dalle sue radici e dalla propria sanità morale. Spazi assordantemente vuoti, paure invisibili, l’annichilimento della ragione, la costrizione sociale, tutte scomode verità che pongono al centro dell’indagine l’uomo e la sua interazione con entità fisiche e metafisiche.
La mostra si compone da quindici scatti fotografici in bianco e nero e una video installazione.
Un deleterio rapporto macchina - uomo, che tocca il suo apice in un ingannevole orgasmo succeduto da un incolmabile senso di vuoto. Rumorebianco, di Flavio Tiberti evidenzia il passaggio da spettatore-passivo a fruitore-attivo, un’entità in grado di effettuare salti tra immagini dissociate scaturite da fonti opposte e ricucite per creare nuovi e alternativi contenuti espressivi, destrutturando e poi ricostruendo l’immagine. Un racconto dall’atmosfera sfocata, nebulosa, confusa in cui impera un processo di graduale regressione della ragione, sostituita da una sentinella notturna che osserva ipnotizzata l’abisso del vuoto.
L'evento è curato da Anthony Francesco Bentivegna.
Flavio Tiberti
Nel 2004, con “New York Stories”, inizia la sua analisi sulla collettività, lavoro che espone a Los Angeles presso la So.Ho. Art Gallery, che prosegue in Still Life, mostra nella prestigiosa cornice della Galleria Subalpina di Torino. Segue una fase più introspettiva, in cui considera la possibilità del rifiuto consapevole della società con “Absurdabsence”. "Illuminations” volge lo sguardo sul dualismo delle possibilità, mentre "Not Silent" del 2014 propone un insinuarsi all'interno di abitazioni abbandonate cercando tracce e sussurri di vite lontane. Nel 2015 espone "Rovi di Mare" con Petra Probst a Sciacca, presso Palazzo Fazello: spaccato di esistenze intorno al mare riproposta al Mu.MA, Museo del Mare di Genova, alla Commenda di Prè e nel 2020 presso il Museo Diffuso della Resistenza e la sede di Emergency Torino. Nel 2016 presenta “unitedstates”, presso il Museo Sant’Agostino di Genova dove, insieme a Davide Minetti, espone nel 2017 “Roots”. Con “Oltremuro, nel 2019, presentato a Sciacca nel Castello Luna, nel Castello Incantato e a Saorge (Francia), propone un superamento delle barriere ideologiche. Nella collettiva “19|89. Trent'anni Oltre il muro”, al Cinema Ambrosio di Torino, espone la video-installazione “Stanza 7b”. Nel 2020 partecipa alla seconda edizione di “Lager”, insieme a Franco Accursio Gulino, presentando dei lavori incentrati sulla trasmissione intergenerazionale di un trauma. Nello stesso anno espone a Mazara del Vallo, presso lo spazio espositivo Espace, ”Hope. Space awareness before extinction”, una riflessione critica che mette in discussione l’autorità del tempo.
Mostra ”RUMOREBIANCO. distorsioniesistenziali” di Flavio Tiberti a cura di Anthony Francesco Bentivegna dal 5 aprile al 5 maggio 2021
Espace - Spazio Espositivo - Via Bengasi 9, Mazara del Vallo (TP)
Mostra virtuale: http://urly.it/3btna
INGRESSO GRATUITO - Visita su appuntamento
e-mail: espace.mazara@gmail.com
tel: +39 351 863 1819
website: https://espacemazara.wixsite.com/artgallery
Comunicato stampa