Conte ha annunciato di aver firmato il nuovo Dpcm che proroga i blocchi fino al 13 aprile. "C'è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole: abbiamo disposto sanzioni severe e misure onerose. Non ci possiamo permettere che l'irresponsabilità di alcuni rechino danni a tutti".
E ancora: "Se iniziassimo ad allentare le misure, tutti gli sforzi sarebbero vani, quindi pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico e sociale, saremmo costretti a ripartire di nuovo, un doppio costo che non ci posiamo permettere. Invito tutti a continuare a rispettare le misure".
Poi la speranza: "Se i dati si consolidano allentiamo le misure. Ma non posso garantire che accadrà dal 14 aprile. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale per poi passare alla fase 3 di uscita dall'emergenza, della ricostruzione, del rilancio".
Il premier allarga le braccia: "Ci rendiamo conto che vi chiediamo un ulteriore sforzo, ma se noi smettessimo ora, se iniziassimo ad allentare queste misure, tutti gli sforzi sarebbero vani. Saremmo costretti a ripartire di nuovo, non ce lo possiamo permettere".
Sulle polemiche in merito alla circolare del Viminale precisa: "Non abbiamo affatto autorizzato l'ora del passeggio coi bambini. Abbiamo solo detto che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l'accompagno di un bambino. Ma non deve essere l'occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive".
E chiarisce che nel nuovo dpcm si vietano gli allenamenti anche degli atleti professionisti "onde evitare che delle società sportive possano pretendere l'esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento.
Ovviamente gli atleti non significa che non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale".
[Fonte: www.gds.it]