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Presentata proposta di delibera cambio denominazione città “Campobello di Mazara” a “Campobello Cave di Cusa”

I Consiglieri comunali Tommaso Di Maria, Giacomo Gentile e Pietro Giorgi hanno presentato la proposta di delibera con oggetto: “Variazione attuale denominazione della nostra città da “Campobello di Mazara” a “Campobello Cave di Cusa”.

La proposta del cambio di denominazione delle città aveva preso le mosse nel 2016, quando l'attivista Giuseppe Barbera aveva avanzato tale proposta al locale meetup e gli attivisti avevano portato avanti una raccolta firme, molto partecipata dai cittadini, per condividere tale iniziativa. Anche la testata giornalistica online Campobello News aveva proposto un sondaggio per il cambio di denominazione della città, che aveva visto i lettori esprimersi in massa a favore del toponimo Campobello Cave di Cusa.

La modifica del toponimo da "Campobello di Mazara" a "Campobello Cave di Cusa “ consentirebbe di legare il nome della città ad un Sito Archeologico conosciuto nel mondo che, una volta riconosciuto come Patrimonio mondiale, culturale e naturale dell'Unesco, permetterebbe di ottimizzare l'attività di promozione dell'offerta turistica e di incrementare lo sviluppo economico della comunità locale.

Inoltre abbinare il nome delle Cave di Cusa a Campobello consentirà di riscoprire la nostra identità strettamente connessa alla grande civiltà greca che costituisce la base della nostra cultura e che ci ha regalato grandi opere d’arte, diventate patrimonio storico ed archeologico dell’intera umanità. L'approvazione della proposta in consiglio è il primo passo verso il cambio di denominazione, successivamente la delibera approvata dovrà essere inviata all'Assessorato agli Enti Locali che indirà il referendum che, consentirà ai cittadini di esprimersi sul cambio del toponimo.

Se il presidente del Consiglio comunale, tra l'altro sottoscrittore nel 2016 assieme al Sindaco della raccolta firme, porterà in tempi celeri l'ordine del giorno in consiglio, l'Assessorato agli Enti Locali potrà fissare la data del referendum in concomitanza con le elezioni amministrative del 4 e 5 Ottobre, consentendo così all'Ente di risparmiare denaro pubblico.

TOMMASO DI MARIA
GIACOMO GENTILE
PIETRO GIORGI