Proprio da lei arriva un messaggio, in occasione della 24esima giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti dell'11 aprile: ciascuno può fare la differenza donando vita soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria, per non far 'fermare una macchina' della donazione e dei trapianti che ha retto nonostante l'urto terribile del Covid.
"Siamo in un Paese che non si è fermato né per quanto riguarda le donazioni, né per gli interventi, anche in pandemia - evidenzia Laura Di Raimondo, direttore Asstel-Assotelecomunicazioni, l'Associazione di categoria che, nel sistema di Confindustria, rappresenta la filiera delle telecomunicazioni - fare terapie salva vita (come ad esempio la dialisi) è diventato però in questo periodo ancora più difficile e per questo non dobbiamo far rallentare né fermare il sistema; occorre implementare la cultura del dono e del trapianto in tutto il nostro Paese. Lo dobbiamo fare anche in onore di quello che è stato lo sforzo organizzativo, di medici e infermieri, delle strutture sanitarie per non far bloccare tutto nei tanti centri d'eccellenza in Italia. La donazione è un gesto di grande solidarietà sociale e di civiltà, che fa rinascere non solo una persona ma un'intera famiglia". "È importantissimo - aggiunge Di Raimondo - raccontare che sono ancora oltre 8500 i pazienti in lista di attesa per un trapianto. Sono stata in quelle liste anche io, so cosa vuol dire l'attesa, e il tempo che acquista un'indeterminatezza assoluta. La donazione non è altro che un gesto d'amore infinito, una scelta naturale da fare con la giusta consapevolezza. Sia da vivente che da non vivente, è un miracolo per tantissime persone. In quella da non vivente la formula è uno a sette o uno a otto, significa restituire una seconda vita e opportunità a un numero infinito di persone".
"La vera vittoria - conclude Laura Di Raimondo - è nella battaglia ed è importante restituire sempre il bene che si è ricevuto mettendoci la faccia e spendendosi. È fondamentale ripartire dagli ostacoli che la vita ci mette davanti e trasformarli in opportunità, trovare un nuovo punto di ripartenza".
Fonte: ansa.it