Pagine

Categorie

Don Giuseppe Alcamo: L'assunzione di Maria Santissima al cielo

L'assunzione di Maria Santissima al cielo non è la conclusione della sua vocazione, bensì l'inizio di una nuova missione che durerà fino alla fine del mondo.

Dopo la pentecoste e l’assunzione, il ruolo della Beata Vergine Maria cambia decisamente e assume i connotati della cura materna verso i “fratelli del Figlio suo”.

La maternità spirituale si estende sia alla vita personale dei cristiani sia alla vita apostolica della Chiesa.

Una sintesi completa della fede della Chiesa, sulla identità e sul ruolo di Maria nella storia della salvezza, viene fatta da Paolo VI nella solenne professione di fede del 1968, nel XIX centenario del martirio dei santi apostoli Pietro e Paolo, con cui si conclude l’anno della fede:

« Noi crediamo che Maria è la Madre, rimasta sempre Vergine, del Verbo Incarnato, nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo e che, a motivo di questa singolare elezione, Ella, in considerazione dei meriti di suo Figlio, è stata redenta in modo più eminente, preservata da ogni macchia del peccato originale e colmata del dono della grazia più che tutte le altre creature. Associata ai Misteri della Incarnazione e della Redenzione con un vincolo stretto e indissolubile, la Vergine Santissima, l’Immacolata, al termine della sua vita terrena è stata elevata in corpo e anima alla gloria celeste e configurata a suo Figlio risorto, anticipando la sorte futura di tutti i giusti; e noi crediamo che la Madre Santissima di Dio, Nuova Eva, Madre della Chiesa, continua in Cielo il suo ufficio materno riguardo ai membri di Cristo, cooperando alla nascita e allo sviluppo della vita divina nelle anime dei redenti.»

A tutti auguro di rinnovare il proprio amore alla Madre di Dio e nostra, che ci attende in Paradiso e ci accoglierà tra i Santi, alla fine di questa vita terrena.

Don Giuseppe Alcamo