Il Superbonus era riuscito a dare una boccata d'ossigeno ad un comparto, come quello dell'Edilizia, in crisi dal 2009.
Il Superbonus era riuscito a dare una boccata d'ossigeno ad un comparto, come quello dell'Edilizia, in crisi dal 2009.
Il Superbonus era riuscito a dare una boccata d'ossigeno ad un comparto, come quello dell'Edilizia, in crisi dal 2009.
Per il Presidente di Ance (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili) Trapani, Sandro Catalano “La crisi non è mai terminata. Il Superbonus, l'ha solo mitigata e i risultati si sono visti. Di fatto il settore delle costruzioni ha vissuto una boccata d'ossigeno e finalmente erano ritornati a vedersi i cantieri ovunque con la gente a lavoro.
Ogni miliardo investito in edilizia ne genera tre all’intera economia.
“Con queste nuove norme decise dal Governo però – dice ancora Catalano – penso che possano essere a rischio oltre un migliaio di lavoratori oltre l'indotto”. E poi aggiunge: “L'eliminazione delle agevolazioni, se non rimpiazzata da una soluzione strutturale, lascia molte imprese sull'orlo di una crisi e implica una battuta d'arresto anche in tema di riqualificazione degli edifici dal punto di vista dell'efficienza energetica”. Il presidente Catalano poi rimarca l’impatto economico del superbonus 110% e il costo effettivo per lo Stato dei bonus edilizi. “Una ricerca realizzata dalla Fondazione nazionali dei commercialisti dimostra che, nel biennio 2020-2021, a fronte di 1 euro di uscita finanziaria pubblica in termini di crediti o detrazioni fiscali riconosciuti ai contribuenti, ne ritornano alle casse dello Stato 43,3 centesimi, così che il costo netto è pari a 56,7 centesimi”.
Infine pone l'accento anche su un problema che riguarda la forza lavoro del settore delle costruzioni. “Ritornando alla crisi poi conclude il presidente di Ance Trapani – con queste novità introdotte dal Governo viene meno la possibilità di formare nuove generazioni di lavoratori e professionisti nel settore delle costruzioni che ad oggi risulta poco appetibile”.
Comunicato stampa