Il weekend, dall’11 al 13 agosto, della terza settimana di programmazione del Segesta Teatro Festival vede in scena spettacoli di teatro/musica, una commedia plautina e un’alba in musica, in prima nazionale, con una formazione di artisti under 35.
Venerdì 11
agosto, alle ore 19.30, al Teatro Antico in scena lo spettacolo Donne
Guerriere da un’idea di Francesco
Magnelli, che ha curato la drammaturgia con Manuela
Critelli, le musiche e la drammaturgia musicale con Ginevra
Di Marco e Andrea Salvadori;
regia di Gianfranco Pedullà.
Tra le proposte
multidisciplinari del Festival lo spettacolo rende omaggio alle “donne
guerriere” del nostro tempo. Vere combattenti che, con le loro scelte e la loro
stessa vita, sono diventate pagine autentiche e indelebili della nostra
memoria. Sulla scena Ginevra Di Marco e Gaia Nanni, accompagnate
da Magnelli al pianoforte e magnellophoni e da Salvadori alle
chitarre, tzouras e elettronica, in un racconto originale e coinvolgente che
darà vita a dialoghi, monologhi e canzoni inedite e della tradizione popolare.
Lo spettatore verrà a contatto con le vite di chi ha saputo costruire il
proprio futuro e di chi, invece, cerca di immaginarlo ancora. Donne operaie,
militanti della parola e della canzone, passando da Rosa Balistreri a
Caterina Bueno, per tornare alle odierne interpreti e, tramite loro, a tutte le
donne di oggi. Un racconto collettivo ironico e profondo che lega “noi” e “loro”
con tante parole e musiche dal vivo.
«Vogliamo
condividere con il pubblico - dichiara il regista Pedullà - questo
spettacolo per noi prezioso, dedicato a tutte le donne che creano e ricreano
simbolicamente la vita». Lo spettacolo è prodotto da Teatro popolare d’arte
in collaborazione con Luce appare e Funambolo; durata 90 minuti.
Sempre al Teatro Antico sabato 12 con replica il 13
alle ore 19.30 in scena la commedia di Plauto Curculio, nella
traduzione di Giusto Monaco, adattamento e regia di
Cinzia Maccagnano che ritorna al Festival dopo l’alba del 6 agosto
scorso.
L’espediente che dà avvio all’azione della commedia è un innamoramento “impossibile”
tra un giovane e una giovane di proprietà di un lenone. Questa condizione fa sì
che i personaggi tipici della commedia plautina si susseguano in situazioni
esilaranti fin dalla scena iniziale in cui il protagonista, il giovane
innamorato Fedromo, canta e offre del vino a una «porta amatissima». Il
pilastro della comicità è Curculio, parassita perennemente affamato, che fa il
suo ingresso correndo, di ritorno da un viaggio su commissione di Fedromo
portando notizie, come una caricatura del messaggero tragico, non buone. Il
travestimento è la sua strategia, l’ingenuità degli altri personaggi è sua
complice. Alla fine, tutto volge per il meglio: trovati i soldi, liberata la
fanciulla, fatto fesso il soldato… il matrimonio si può fare. E a Curculio
spetta il premio di un lauto pranzo nuziale.
La commedia contiene tutti i numeri della cosiddetta fabula palliata
latina: l’amore di due giovani, il servo sfrontato, il soldato fanfarone, la
vecchia beona, la critica ai costumi, il tema dell’agnizione, la lettera falsa,
il travestimento. Plauto fa in modo che il mondo “esotico” greco in cui
ambienta la commedia sia ben chiaro allo spettatore tanto da capire che dietro
una qualsiasi città greca si nasconde Roma con i suoi vizi e le sue virtù.
Anche qui Plauto non rinuncia alla “rottura”, ovvero a quello smascheramento
della finzione teatrale che porta lo spettatore a partecipare ad un gioco che
diverte e coinvolgente.
In scena Edoardo
Siravo, Raffaele Gangale, Luna Marongiu, Cristina
Putignano, e gli attori del laboratorio Plautus Festival Marta Cirello,
Alessandro La Provitera, Andrea Maiorca, Maria Chiara
Pellitteri; musiche Lucrezio de Seta, costumi Monica Mancini;
scene freezer09_lab. Lo spettacolo è prodotto da Teatro dei due
mari, in collaborazione con il Laboratorio Festival di Sarsina;
durata 80 minuti.
Domenica
13 alle ore 5.00 al Teatro Antico seconda alba per l’edizione
2023 del Festival, in prima nazionale, con il concerto L’incanto dell’aurora,
ideazione e regia Roberta Faja e Monica Faja.
In scena le
giovanissime coriste dell’Aeolian Vocal Ensemble, diretto da Monica
Faja, ad accompagnarle le note sublimi dell’Officina Barocca Siciliana,
diretta da Roberta Faja per un’esibizione che mette a confronto
atmosfere musicali diverse; sul palcoscenico insieme al coro Martina Licari,
soprano, e Alessandra Pisciotta al pianoforte. Produzione Associazione
Musicale Aeolian Aps, durata 70 minuti.
Suoni, voci,
vibrazioni, gesti ai primi raggi del sole. Antico e moderno, ombra e luce, sonorità
antiche e contemporanee si fonderanno per dare vita ad un incontro/scontro tra
atmosfere settecentesche e sonorità del Classico Contemporaneo. La tensione
musicale, ricca di suggestioni e di contrasti sonori, sarà esaltata dalla luce
che dissolverà il buio della notte concedendo alla natura l’ingresso, ideale
anello di congiunzione tra le arti e l’effimero.
Il Segesta Festival è sostenuto dal MiC
- Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta
che comprende i siti di Custonaci, Contessa Entellina, Poggioreale
e Salemi.
INFO
I
biglietti, con possibilità di abbonamenti e riduzioni, sono disponibili online
sul sito del Segesta Teatro Festival o al link https://www.vivaticket.com/it/tour/segesta-teatro-festival-2023/778; anche sul sito coopculture.ito acquistabili al botteghino del Parco.
È
possibile usufruire per tutti gli acquisti (biglietto singolo o abbonamento)
delle agevolazioni relative alla Carta del Docente.
Comunicato stampa