Le notizie di stampa su casi presunti di truffa e corruzione ci interpellano come cristiani e come cittadini a riflettere e a richiamare alcuni punti fermi degli insegnamenti sociali della Chiesa cattolica.
C'è un rischio di rassegnazione e assuefazione infatti che è inconciliabile col nostro essere cristiani e i valori fondamentali della nostra Costituzione.Il sistema clientelare offende il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione: tutte le cittadine e tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione di ogni sorta, devono potersi esprimere ed essere riconosciuti per le loro capacità umane e professionali. Più volte papa Francesco ha richiamato i cattolici a sentite l'urgenza di contrastare la triplice "piaga" di corruzione, abusi di potere e illegalità - nella politica, come nella società. A nessuno è lecito preferire una persona ad un'altra sulla base di compensi illeciti o di scambio di favori elettorali che minano quella fondamentale prerogativa che è la libertà del voto. La democrazia è un bene prezioso, ma molto delicato e la sua forza sta nella forza morale della nostra cultura costituzionale che siamo chiamati a custodire alzando l'asticella morale del nostro agire.
Confidiamo nell'azione della Magistratura e delle Forze dell'Ordine perché si faccia chiarezza su quanto è avvenuto nella nostra provincia e auspichiamo che i partiti e tutti i soggetti sociali intermedi, s'impegnino in una opera interna di risanamento morale e non accettino dinamiche perverse e illegali per acquisire "posti" di potere a qualunque costo. Non possiamo tradire le nuove generazioni e le loro aspirazioni di giustizia e di una politica che cerca il bene dei singoli e dei gruppi prima di ogni interesse individuale.
Non possiamo rassegnarci al male della corruzione e dell'illecito arricchimento.
Mazara del Vallo - Trapani, 17 ottobre 2024
Don Francesco Fiorino
direttore
Gino Gandolfo
direttore