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Mazara. L'Istituto di Istruzione Superiore "F. Ferrara" partecipa al progetto Scuola futura

Mazara, Centro Studi “La Voce”. Si può essere al di fuori delle leggi e delle norme in modo così evidente e sperare che nulla accada?

Martedì 21 Giugno 2016
Mazara - Da anni il sindaco Cristaldi in aperto, inspiegabile e pretestuoso conflitto con il Commissario Straordinario della Belice Ambiente Ato Tp 2 in liquidazione, On. Sonia Alfano, affida ad imprese private il servizio di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti a mezzo di ordinanze contingibili ed urgenti di cui all’art. 191 del D.Lgs. 3 Aprile 2006 n. 152.

Abbiamo verificato, con la nostra solita e puntuale attenzione, il gran numero di ordinanze emesse dal Sindaco di Mazara, a partire dal 2014 ad oggi, dagli importi milionari (solo per ricordare: Anno 2015 € 1.845,867,92, Anno 2016 progressivo ad oggi € 5.985.477,50 oltre IVA) affidati in deroga al Codice degli appalti pubblici, al Codice dell’Ambiente e delle Leggi per la gestione dei rifiuti in Sicilia.

Conseguenza immediata e doverosa di questa indagine: ci sembra necessario chiederci e chiedere non solo al sindaco, agli assessori, ai consiglieri comunali, tutti investiti di compiti di indirizzo e controllo, ma anche, se non soprattutto ai solerti dirigenti che di questo bizzarro (amiamo gli eufemismi) e disinvolto uso dell’art. 191 sono responsabili primi perché di fatto lo hanno consentito, se non ci sia stato un abuso immotivato (o motivato?) al ricorso all’art. 191.

Aggiungiamo che, oltre all’abuso prima evidenziato, vi è una inquietante lunga durata, decisamente abnorme, di queste prestazioni. Anni di emergenza? Se così fosse, vi sarebbe una non occultabile responsabilità dell’amministrazione e del consiglio, per chiare omissioni. E la giurisprudenza sempre più si orienta a considerare tutti gli attori che hanno contribuito alla decisione come corresponsabili. Attenti, egregi consiglieri, marcate bene le vostre eventuali dissociazioni da questo modo inqualificabile di agire. Lo strumento delle ordinanze contingibili ed urgenti, a nostro parere, è stato utilizzato da Cristaldi, dalla giunta tutta con disinvoltura, in modo sistematico e reiterato e in modo improprio, con l’assenso di fatto di un consiglio comunale svogliato se non connivente. L’esempio del ricorso al 191 anche per la raccolta differenziata, di cui già ci siamo occupati, sarebbe davvero esilarante se non fosse tragicamente vero. Urgenza nel dividere il vetro dal cartone? Cosa mai accadrebbe alla salute se non fossero raccolti in modo differenziato? Per questo servizio si è anche derogato alla disciplina contenuta nel D.Lgs. 163/ 2006 Codice degli appalti, parte III “oggetto del contratto, procedure di scelta del contraente e selezione dell’offerta”.

Di fatto, le disposizioni contenute nella parte III del citato decreto costituiscono la trasposizione nell’ordinamento giuridico italiano di principi del diritto della U.E e quindi sono sottratte alla capacità derogatoria dei provvedimenti contingibili ed urgenti.

In particolare l’ultima ordinanza sindacale n. 63 del 14.05.2016 ex art.191 di proroga al 31.10.2016 dei servizi di raccolta rifiuti già affidati con precedenti ordinanze fino al 30 giugno 2016 a parere di questo Centro Studi è illegittima per i seguenti incontrovertibili motivi:

L’Amministrazione Cristaldi aveva ed ha tutto il tempo necessario per l’espletamento di una gara ad evidenza pubblica senza esercitare arbitrariamente il potere derogatorio, che pertanto ci sembra assolutamente

Le ordinanze contingibili ed urgenti devono essere utilizzate per consentire il ricorso temporaneo ad una modalità che si deve necessariamente chiudere in tempi brevi.

La scadenza al 31.06.2016 delle ordinanze oggetto della proroga non può configurarsi come un evento straordinario ed imprevedibile. Cerchiamo di essere seri.

In conclusione, le ordinanze contingibili ed urgenti ex art.191 devono essere utilizzate per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti e solo ove ricorrano tutti i presupposti normativamente indicati che sono: l’urgenza, la contingibilità e l’impossibilità di provvedere altrimenti. Consigliamo la consultazione del solito vocabolario Treccani che definisce “contingibile: di durata temporanea”. Non acquistate il vocabolario, sindaco, assessori, consiglieri e dirigenti: è disponibile sul web e i vostri figli e nipoti vi possono aiutare nell’utilizzo di questo eccellente testo, che da tempo vi suggeriamo di adottare.

Preoccupati per i nostri soldi, allarmati per le nefaste conseguenze che potrebbero ricadere sui nostri beneamati assessori e consiglieri, turbati dal possibile coinvolgimento in problematiche, che potrebbero essere di rilevanza anche (ma non siamo esperti) penale, degli ineffabili dirigenti e funzionari che con sprezzo del pericolo si prestano a supportare queste orrende manovre noi, sempre pronti a suggerire soluzioni e non solo a criticare, proponiamo l’immediata revoca in autotutela dell’ordinanza sindacale n. 63 del 14/05/2016 e l’affidamento del servizio raccolta rifiuti con gara di evidenza pubblica al fine di scongiurare circostanze che potrebbero avere rilevanza di danno erariale anche per i tecnici coinvolti in questo ennesimo strappo alle buone pratiche giuridico – amministrative. A proposito di consigli dati da sempre per il bene della città, qualcuno si è accorto che noi avevamo già il 5 maggio 2014 consigliato di ritirare la gara per la pubblica illuminazione, motivandola con due argomenti indiscutibili: 1)il piano finanziario non teneva conto di finanziamenti necessari e non previsti; 2) l’evoluzione tecnologica nel settore è tale da sconsigliare durate dei vincoli superiori ai 15 – 20 anni (previsti 30)? Sono le stesse motivazioni che, impettito e con voce stentorea, Bonanno ha dichiarato essere alla base dell’annullamento. Possibile che ci abbiano messo due anni a leggere la nostra lettera? Bisognerà pure che qualcuno paghi per aver danneggiato i cittadini per questo inutile ritardo nel risparmiare costi energetici. Meditate cittadini e magari chiediamo tutti assieme che il sindaco si appalesi (è una sua idea) in un fiorito palco adibito a tribuna popolare, pronto a rispondere alle osservazioni dei cittadini. Niente dibattito televisivo, comprendiamo, ma almeno il palco fiorito!

Centro Studi “La Voce”