(Martedì 29 Gennaio 2019)
Contro gli Ambientalisti, Naturalisti ed insegnanti di Scienze ancorati al passato. È noto che l’Italia è culturalmente un paese anomalo: vive di “rendita” nella pia illusione di essere il paese che conserva le più importanti opere d’arte, i più grandi poeti, patria di Galileo, il fondatore della Scienza modernamente intesa, il “ bel paese” eccetera eccetera ed avanti con queste
enormi menzogne ed illusioni. Io invece vi dico che non è affatto vero quanto reclamizzato dal “ revanchismo” nazionale e che Invece l’Italia è un paese di terza o quarta categoria, con una gran massa di cittadini retrogradi, ignoranti, presuntuosi, razzisti. Patria del fascismo, sede del vaticano, baluardo della superstizione, dell’Anti Scienza, dell’ipocrisia retta a sistema, rocca forte di mentalitá mafiosa, di ingiustizie e di grande viltá. Senza dubbio, il vaticano ha avuto un ruolo estremamente negativo ed inibente lo sviluppo sociale e civile della nostra societá, così come esiziale è stata per la” cultura “ italiana, il machiavelismo, l’eccessiva fiducia nella cultura giuridica ed il nazionalismo straccione fascista, che ha distrutto almeno 3 generazioni ed ancora continua a far danni con Salvini e le destre economiche e populiste. No, l’Italia NON È IL BEL PAESE; l’Italia non è il Brasile, nè le Canarie, nè tanto meno la Polinesia; è un modesto paese mediterraneo che ha acquisito prestigio dall’aver assimilato la superiore cultura greca e dall’aver “ succhiato il sangue” alle armate spagnole che in tutto il mondo esportarono la “ cultura greco- romana). Galileo non fu per nulla il “ fondatore” della Scienza modernamente intesa; lo furono invece Sir Francis Bacon, Newton e sopratutto Leibinitz. Galileo fu il tipico italiano traditore che rinnegò le sue scoperte per conservare la pellaccia. E non è vero nemmeno che l’Italia avrebbe la maggior parte delle ricchezze artistiche del pianeta;Spagna e Portogallo ne hanno di più e possono vantare una cultura più diversa e mondialista. Possiamo invece vantarci di avere gli ambientalisti più stupidi, provinciali e meno preparati d’Europa, i naturalisti più” settoriali” ed estremamente limitati nella loro preparazione e gli insegnanti di discipline scientifiche più lavativi, più demotivati ed, in linea generale, meno preparati d’Europa. Per convincersi di ciò basti sfogliare un testo scientifico italiano e paragonarlo con uno simile d’oltralpe. Uno studente di Scienze Naturali o Biologia italiano, laureatosi con 110 e lode, in Francia sarebbe un modestissimo studente di secondo anno. Quindi, abbassate le ali e studiate; documentatevi su testi qualificati stranieri e sopratutto leggete i “ Kindle” scientifici del Sottoscritto: la vostra visione del mondo e della vita si arricchirá e sopratutto diventerá meno provinciale e più mondialista.
Prof Davide Castelli