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Conte: "Il virus non è scomparso. Bonus più rapidi, fiscalità di vantaggio per il Sud e a settembre tutti a scuola"

"A distanza da circa un mese dal 4 maggio i numeri possiamo dirlo con relativa prudenza ma con chiarezza sono incoraggianti. Ora possiamo ripartire". A dirlo, poco dopo le 18, durante la conferenza stampa nel cortile di Palazzo Chigi, è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Che parla degli aspetti sanitari, ma anche e
soprattutto della fase di ricostruzione che il Paese ha davanti. Lanciando una frecciata a Confindustria: "Da Bonomi parole infelici - dice - Confindustria non si limiti a chiedere meno tasse" (ndr, Bonomi a Repubblica aveva detto che la politica può fare pià danni del virus). "Le imprese - ha aggiunto - pensino all'esempio di Adriano Olivetti".

Poi il premier ha aperto al dialogo con le opposizioni: "Sulle somme per l'Italia dalla Ue ovviamente ci sarà confronto con le opposizioni. È un piano di lungo periodo è giusto che si faccia con le opposizioni". Mentre sul caso Autostrade dice: "C'è una procedura di revoca. Ci sono tutte le condizioni per procedere. Le prospettive di transazione in atto non sono compatibili con l'interesse del Paese".

E sulle manifestazione del centrodestra, gli insulti a Mattarella e gli assembramenti ha sototlineato: "Su ieri è chiaro che abbiamo ben superata la fase più acuta, quindi è giusto manifestare le critiche, anche contro il governo, ma auspico che tutto avvenga seguendo le norme di precauzione. La libertà di manifestare contro il governo è il sale della democrazia, ma si faccia rispettando le precauzioni minime. Non si torni ai contagi".

I sacrifici del Paese

"Ci meritiamo il sorriso e l'allegria dopo settimane di duri sacrifici. Ma è bene ricordarci sempre che se siamo tra i primi Paesi europei che può riavviare le attività e le condizioni di vita in sicurezza è perchè abbiamo accettato tutti insieme di modificare in maniera radicale le nostre abitudini di vita", ha proseguito Conte.

Nonostante però la fine delle restrizioni, il premier ha ribadito che "le uniche misure efficaci contro il virus sono distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza".

Ora, ha chiarito il premier, arriva "un nuovo inizio. Dobbiamo agire nel segno dello spirito del 2 giugno, nel segno della condivisione".

Il turismo

Durante la conferenza stampa Conte ha puntato l'attenzione sulle misure economiche e i progetti che serviranno a rilanciare l'Italia nonotante il periodo di crisi dovuto al lockdown per il Covid-19. Innanzitutto, bisogna puntare sul turismo perchè, ha ricordato il presidente del Consiglio, "la bellezza dell'Italia non è mai andata in quarantena".

E, quindi, per attrarre i flussi stranieri servirà anche un miglioramento delle infrastrutture e si procederù con "il miglioramento della rete ferriovaria, perchè attualmente la rete è inaccettabile". Dalla Roma-Pescara al prolungamento dell'Alta velocità, Conte ha annunciato: "Quando ci saranno i progetti, senza pregiudizi mi siederò a un tavolo e valuterò anche il Ponte sullo Stretto".

Non tutti gli Stati, però, hanno riaperto i loro confini all'Italia dopo l'emergenza coronavirus. "Ci sono alcuni Paesi che ritengono di adottare alcune misure nei confronti di Paesi con curva di contagio più elevata - ha detto Conte - Non c'e' motivo che Paesi come Austria o Grecia adottino misure discriminatorie nei confronti dell'Italia, non vorrei pagassimo un lavoro fatto con trasparenza e severità". E ha aggiunto: "I ministri Di Maio, Amendola, Franceschini e Speranza si stanno dando tanto da fare per non arrivare a queste decisioni che ritengo inaccettabili. Sono sicuro che convinceremo i nostri amici che non è giustificata una decisione del genere".

I bonus e gli ammortizzatori sociali

La crisi, dice il premier, sarà "un'occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese". Ma come? Innanzitutto, per aiutare gli italiani e gli imprenditori in difficoltà, "stiamo intervenendo per pagare di più bonus e ammortizzatori sociali".

Il presidente Conte non ha dubbi per il futuro: "Dobbiamo lavorare meglio per sostenere le imprese, dobbiamo lavorare sull'inclusione e contrastare le diseguaglianze. E' un progetto impegnativo ma la somma che metterà l'Ue a disposizione dell'Italia non potrà essere considerata un tesoretto di cui potrà disporre il governo di turno. Sarà una risorsa a favore del sistema Paese, di cui il governo si fa carico"

Gli investimenti pubblici

Per dare una spinta al Paese bisognerà, poi, "rilanciare gli investimenti pubblici e privati, tagliando la burocrazia". Snellendo le procedure, quindi, si attrarranno nuovi investitori internazionali e il governo procederò quanto prima, dice Conte, a una riforma del fisco".

La riforma del fisco

"L'ultima riforma fiscale - ha detto il presidente del Consiglio - è di cinquanta anni fa: serve una reale progressività coniugando lotta al sommerso per restituire risorse a tutti i contribuenti. Sicuramente ci metteremo nella condizione di fare pagare tutti e tutti meno".

Inanzittutto, il progetto prevede interventi rivolti al Sud Italia. I"l Sud - ha proseguito - avrà una attenzione privilegiata. Con il ministro Provenzano stiamo lavorando ad una fiscalità di vantaggio per l'intero Meridione. Se riusciamo a coniugare una fiscalità di vantaggio con gli investimenti programmati possiamo rendere attrattivo davvero il nostro Sud".

Istruzione e ricerca

"Dobbiamo investire nelle grandi reti telematiche, idriche, energetiche - ha ribadito Conte - Dovremo accompagnare il sistema Italia verso una transizione energetica. Andremo a bandire migliaia di posti per i nostri ricercatori. Dobbiamo investire ancora di piuù nella ricerca e nella scuola. Dobbiamo puntare forte come mai prima sul diritto allo studio".

E sulll'inizio del nuovo anno scolastico ha confermato: "A settembre si riaprirà e si tornerà alla didattica in presenza. Dobbiamo fare di tutto per ripristinare una fase di normalità. Ci aspettiamo aule rinnovate e conformi a settembre - ha aggiunto - ci sono le risorse e abbiamo introdotto l'aspetto normativo"

Il Mes

Rispondendo alle domande dei giornalisti che hanno assistito alla conferenza stampa a Palazzo Chigi, il premier ha colto l'occasione per parlare delle misure anti-crisi dell'Unione europea. "Per quanto riguarda il Mes - ha spiegato - quando avremo tutti i regolamenti lì porterò in Parlamento e con il Parlamento decideremo. Ricordo che è un prestito, vanno valutate una serie di previsioni inserite nel regolamento". E poi ha annunciato: "Parteciperemo sicuramente ai fondi Sure e Bei".

Conte ha poi aggiunto: "Stiamo lavorando con la Commissione europea per anticipare il Recovery plan, abbiamo fretta e vogliamo farci trovare pronti ma ci sono anche altri strumenti".

La concessione a Autostrade

"Il governo deciderà sulla revoca della concessione a Aspi, gli estremi ci sono". Così Conte ha risposto alla domanda di Repubblica sul caso Autostrade. "Per ora - ha detto il premier - le proposte transattive si valuteranno se sono vantaggiose".

La lotta alla mafia

Il governo, stando a quanto dichiarato dal premier, rafforzerà anche le misure per la lotta alla mafia. "Nel decreto semplificazioni - ha annunciato - rafforzerò i controlli e i protocolli anti-mafia. È impossibile semplificare questi passaggi burocratici pensando che i controlli siano gli stessi, dobbiamo evitare che ci sia maggior facilità di infiltrazioni criminali".

[Fonte: www.repubblica.it - LAURA MARI]