Si riceve la seguente lettera di un lettore che racconta quanto segue...
Egregio direttore,
qualche giorno fa, mi trovavo a Trapani, e alla ricerca di un parcheggio riservato ai disabili sul lungomare ne trovo uno (libero) con una scritta aggiuntiva che diceva: “vuoi il mio parcheggio? Prendi anche la mia malattia”.
Una frase che mi ha colpito moltissimo.
Invece girando per le nostre vie, i parcheggi riservati ad alcune categorie, o meglio ancora i tratti di alcuni marciapiedi ribassati per favorire il disabile ma anche i vari passeggini con bebè a bordo, sono costantemente bloccati da automobilisti non curanti delle difficoltà altrui ( ...e li’ sono stato educato utilizzando la frase “non curanti”).
Queste azioni da parte di alcuni automobilisti andrebbero perseguitati da chi è preposto al controllo del traffico, perché non se ne può più.
L’automobilista mazarese, non rispetta le regole basilari del codice della strada,e nemmeno è interessato a provarci.
Si parcheggia in doppia fila per comprare le sigarette,non si rispetta lo stop, spesso trovo centauri che vanno contromano o sorpassano come meglio credono tutto in barba a chi le regole le vuole rispettare.
Io non guido più da diversi anni, ma vedere chi mi accompagna per necessità in giro quando serve,e non poter usufruire di alcune agevolazioni perché altri se ne fottono ( mi consenta il termine), è veramente stressante.