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Dichiarazioni della presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale Rosalia d’Alì sulle statistiche di eDreams

Se il territorio di Trapani viene sempre più riconosciuto come destinazione turistica di qualità;  

se viene scelto da migliaia di visitatori per trascorrere le proprie vacanze;  

se i numeri delle presenze aumentano inequivocabilmente;  

se quelli del nostro aeroporto continuano a “volare” alti;  

se si parla con entusiasmo della nostra meravigliosa terra nelle tv, nei giornali e nei social network;  

tutto questo deve soltanto riempirci di orgoglio e di gioia.  

Noto con amarezza, invece, che il giusto riconoscimento per un buon risultato, per alcuni (fortunatamente pochi) si è trasformato in una ghiotta occasione per fomentare inutili polemiche, dibattiti sterili e critiche senza alcuna finalità costruttiva. Che sia chiaro: non è stata una corsa ad accaparrarsi il merito, quella di chi ha riportato i dati diffusi da eDreams, ma solo un modo per rendere nota una notizia che può e deve restituire fiducia all’intera Sicilia occidentale. Quella di cui abbiamo tanto bisogno, anche in considerazione della difficile fase pandemica che stiamo ancora vivendo e che ha messo in ginocchio l’economia del nostro territorio.  

Dare risalto a quei dati ci ha consentito dunque di far emergere il frutto del lavoro di tutti e non di alcuni, un assioma che ci spinge a credere in maniera sempre più convinta nelle potenzialità turistiche dell’intera provincia ed a continuare a lavorare, tutti, nella direzione che abbiamo imboccato, che è quella giusta.  

Purtroppo, non mancano (e non mancheranno) le strumentalizzazioni politiche né la divulgazione, neppure troppo velata, dei propri risentimenti personali che non scalfiranno minimamente la nostra ferma volontà a lavorare con passione e determinazione per il bene del territorio e per costruire un futuro migliore alle nuove generazioni. Soltanto quando queste logiche saranno finalmente superate e si deciderà di lavorerà tutti insieme – anche aprendo un leale confronto costruttivo fra istituzioni, enti locali, operatori turistici e cittadini – si potrà parlare di reale sviluppo, non solo turistico ma anche e soprattutto culturale.  

Abbassiamo i toni, dunque, e godiamoci l'ennesimo buon risultato positivo per la Sicilia occidentale, consapevoli che tanto si può e si deve ancora fare. Se lo faremo con l'orgoglio di essere tutti figli dello stesso territorio, da difendere e promuovere insieme, senza alcun dubbio potremo ottenerne di migliori, guardando al futuro con crescente fiducia.  

Rosalia d’Alì