Presente alla manifestazione di Roma anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa il 22 giugno del 1983 all'età di 15 anni. A sorpresa ha raggiunto Piera Maggio per stringerla in un abbraccio. Con lei ha risposto alle domande dei giornalisti sul caso di Denise e proprio lui ha definito più duramente la vicenda della bimba scomparsa. "Denise non è sparita nel nulla, non mi piace quando si dice così – racconta ai microfoni di Fanpage.it -. Lei come mia sorella Emanuela è stata presa e portata via. Il caso di Denise non è un allontanamento volontario, non è una scomparsa, è un rapimento. La giustizia non può ignorare un rapimento e un reato del genere non si può archiviare". Piera Maggio ha concordato con la dichiarazione di Pietro Orlandi, sostenendo però di doversi accodare a quanto per ora ipotizzato dalla giustizia. "Sai come la pensa e sai cosa credo che sia successo a mia figlia, ma devo rispettare quello che la giustizia ha momentaneamente rilevato".
La richiesta di archiviazione
I legali della signora Piera hanno già depositato la richiesta di opposizione all'archiviazione delle nuove indagini. Oggi la ragazza avrebbe 21 anni e nonostante gli sforzi della famiglia nel diffondere immagini che verosimilmente possano somigliare alla bambina da adulta, ancora niente è stato ricostruito con esattezza sul giorno della sua scomparsa. Le ultimi indagini si erano concentrate su Anna Corona, ex compagna di Pietro Pulizzi, e Giuseppe Della Chiave, nipote di Battista, il testimone sordomuto che aveva raccontato di averlo visto la bambina il giorno della scomparsa.
Fonte: fanpage.it di Gabriella Mazzeo