Ogni anno la data 8 Marzo è celebrata in tutto il mondo, ma qual è il vero significato festa delle donne?
Quella che per molti sembra essere diventata ormai una ricorrenza commerciale, legata soprattutto al dono della mimosa e alle serate e tema, in realtà ha un’origine non proprio recente ma che ogni tanto vale la pena ricordare.
Perché si festeggia la data 8 Marzo?
Sono numerose le vicende storiche che hanno indotto le Nazioni di tutto il mondo a dedicare un intero giorno al genere femminile: la Giornata Internazionale della Donna, oppure ancora ilWoman’Day diventano l’occasione per tornare a riflettere su quanti passi avanti sono stati fatti finora.
Basti pensare che all’inizio del Novecento alle donne non era permesso neppure votare, poi però, la forza inarrestabile della volontà femminile ha prodotto un capovolgimento della storia, ed in appena un secolo la donna si è presa una rivincita per i soprusi passati.
La festa dell’ 8 marzo è particolarmente sentita. Per molte ragazze e non è un modo per stare insieme e divertirsi, ma qual è il vero significato festa delle donne? Cosa si cela dietro questo giorno?
Rivediamo le tappe fondamentali che hanno portato all’istituzione di questa Giornata Internazionale ricordata in tutto il mondo.
Nel 1909 negli Stati Uniti fu celebrato il primo “Woman’s Day”, la Giornata della donna. Ma qual è la storia e l’origine della festa della donna? Molte sono state le teorie avanzate nel corso degli anni. Essa affonda le sue radici in tempi di turbamenti, di difficoltà: in tempi di guerra, degli ideali e delle opinioni messe a tacere. Anni duri insomma, soprattutto per le donne, costrette a vivere nelle società dei soprusi e delle disparità, dove venivano discriminate, emarginate, ritenute inferiori e indegne di avere gli stessi diritti degli uomini. Ma come si dice, bisogna toccare il fondo per poter risalire ed il significato festa delle donne è anche questo.
Ed effettivamente pian piano, unendo le forze e gli animi il genere femminile è riuscito a tornare a galla combattendo le onde di quel mare di difficoltà, di ingiustizia e disagio. Nel febbraio del 1909 il Partito Socialista americano organizzò una manifestazione a sostegno del diritto del suffragio universale, episodio che ha fatto da cornice alle sollevazioni e agli scioperi delle donne stesse: stanche e arrabbiate, avevano iniziato in quel periodo a richiedere a gran voce l’aumento del salario e il miglioramento delle condizioni lavorative. Due anni dopo, nel 1911, un altro evento ha acceso ancora di più il fuoco delle sollevazioni femministe, che si moltiplicarono in tutta Europa: a New York a causa di un incendio nella fabbrica Triangle, persero la vita circa 150 operai, la maggior parte donne.
Credenze comuni, oltre a confondere questo evento realmente accaduto con un altro presunto incidente in una fabbrica di nome Cotton (di cui non si hanno certezze), ci portano a pensare che l’8 marzo sia nato a seguito della tragedia. Invece no. L’8 marzo è un simbolo nato sulla spinta di più e più eventi; non si celebrano tanto le vittorie e le sconfitte, quanto le lotte e i traguardi raggiunti per rendere il mondo un posto migliore.
I risultati effettivi dopo la Triangle arrivarono, anche se un po’ tardi, solo nel 1917. L’8 marzo di quell’anno a San Pietroburgo le donne scesero in piazza tenendo una grande manifestazione per chiedere la fine della guerra; il governo ormai in decadenza e senza alcun supporto cedette a quella e alle successive sollevazioni. Rispose alla fine istituendo ufficialmente la “Giornata Internazionale delle operaie“. Da quel momento in poi, paesi di tutto il mondo hanno scelto l’ 8 marzo per onorare e ricordare la storia di tutte le eroine. In Italia però la Giornata Internazionale della donna fu tenuta solo a partire dal 1922 per volere del Partito comunista. Questi raccontati brevemente costituiscono alcuni pezzi del puzzle della storia della data 8 Marzo ed i motivi e le ragioni per cui si festeggia.
E quindi esattamente cosa celebriamo da così ormai tanti anni e qual è il significato festa delle donne?
La risposta è chiara: le conquiste politiche, economiche, sociali del gentil sesso che, grazie ad un’immensa forza di volontà è riuscito a non cadere nel baratro in cui stava per essere spinto. Il male sembra essere purtroppo radicato nel mondo, e forse addirittura nel genere umano, ma queste partigiane che si sono battute in nome della patria, del popolo e dei diritti, sono state e sono tutt’ora un esempio di come davvero l’unione fa la forza.
fonte: controcampus.it