L’unica notizia certa è che si è svolta l’ultima conferenza di servizio per il dragaggio del porto di Mazara alla quale ha partecipato anche il sindaco della città, Salvatore Quinci. La conferenza è stata convocato dll'ufficio del Commissario per il distesto idrogeologico. Cosa è stato deciso e quando inizieranno i lavori restano però un rebus.
<<La conferenza di servizio - dice il sindaco- è stata convocata per definire gli ultimi aspetti operativi ma non posso aggiungere altro”. L’unico aspetto operativo sostanziale sembra che riguardi il trasporto dei materiali sabbiosi che si trovano nei fondali ed il loro trasporto.
In un primo momento era stato deciso di trasportarli nella vasca di colmata con dei camion, cioè un lavoro lungo e oneroso ed allora sembra che si sia optato di trasferire i materiali con delle lunghe tubazioni ma non sappiamo come questo lavoro avverrà tecnicamente. Un’operazione che dovrebbe svolgersi in un mese, subito dopo ci dovrebbe essere il dragaggio perché in fondo al mare non c’è soltanto sabbia ma anche altri materiali.
Il sindaco è ottimista. “Secondo me – dice – dopo il trasporto delle sabbie, occorrerà un mese per definire tutti i lavori>>.
L’ottimismo non fa mai male ma il pessimismo per i lavori di dragaggio del porto canale di Mazara, sembra ormai la regola. Si è saputo anche che finalmente l’impresa Ares srl ha sottoscritto il contratto e quindi sarebbe, a tutti gli effetti, operativa. I lavori sarebbero dovuti iniziare nello scorso mese di aprile, poi sono stati rinviati al 15 giugno, poi non si è saputo più nulla. Perché i lavori non si sono ancora realizzati nel momento in cui tutto è stato nelle mani del Commissario per il dissesto idrogeologico, dottor Maurizio Crice, rimane un mistero. Così su e giù per il tempo, si spera che finalmente questa sia la volta buona.
Il dragaggio, finanziato dal Ministero con oltre due milioni di euro, costerà 836 mila euro, la cifra si evince dal decreto firmato lo scorso 22 marzo proprio dal Commissario Maurizio Croce che ha proceduto, quindi, all’aggiudicazione definitiva dei lavori in questione dopo quattro mesi utili per l’acquisizione della documentazione riguardante la Ares srl di Gioiosa Marea, la società che si era classificata al terzo posto nella graduatoria della gara di appalto che si è conclusa nel lontano mese di marzo del 2016.
Le altre somme sono state sperse per aggiornamenti sul progetto, perizie e nuove valutazioni sui lavori.
Si perderà altro tempo? I rilievi batimetri della società
Geonautics S.r.L (per conto della Ares) che lì ha effettuati sia nel bacino
portuale che in quello retrostante del porto canale sono terminati lo scorso 23
febbraio. Ricordiamo che i lavori del dragaggio sono relativi al primo stralcio, dalla foce al tratto antistante ai cantieri navali, che sarebbero dovuti partire nell’autunno del 2019 e poi bloccati a causa della vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’amministratore delegato della società Ecol2000, la prima ditta aggiudicataria dell’appalto, ed il dirigente del Genio civile di Trapani. Una storia infinita quella del dragaggio che sta causando non pochi disaggi alla marineria.
Giornale di Sicilia di Salvatore Giacalone