Tra gli esclusi eccellenti (almeno per ora), l’uscente Eleonora Lo Curto che ha comunque raccolto oltre 5 mila voti (nel 2017, paradossalmente, gliene bastarono 2.178 per entrare all’Ars). Non ce l’ha fatta l’ex sindaco di Custonaci Giuseppe Bica (per lui 3.224 voti) e nemmeno Sergio Tancredi, passato a Fratelli d’Italia dopo due legislature con il Movimento 5 Stelle: gli oltre 8 mila voti del 2017 sono un lontano ricordo, a fronte dei 619 raccolti stavolta.
Nessun rappresentante per la lista Popolari e Autonomisti, dove l’alcamese Angelo Rocca (3.361 preferenze) e il marsalese Enzo Sturiano (3.286 consensi) hanno dato vita a un’altra sfida molto combattuta. Stessa sorte per la Democrazia Cristiana di Cuffaro, che non riesce a raccogliere nessun seggio nonostante le brillanti performance del trapanese Giuseppe Guaiana (4.052 voti), dell’alcamese Giacomo Scala (3.602) e del mazarese Vito Gancitano (3.587). Nessun seggio nemmeno per le liste di Cateno De Luca, dove i risultati migliori sono stati raccolti dall’ex sindaco di Campobello Daniele Mangiaracina (1.533 voti), dall’alcamese Francesco Orlando (1.468) e dal trapanese Giuseppe Lipari (1.338) per la lista Sud chiama Nord e da Salvatore Scianna di Sicilia Vera (1.013). Performance deludenti in provincia di Trapani per la lista Cento Passi, che fa peggio di cinque anni fa (solo Antonio Gandolfo ha superato la soglia dei 500 voti) e per Sicilia Liberi (appena 86 preferenze complessive).
Fonte: itacanotizie.it