La Commissione europea dà facoltà alle compagnie aeree di fornire ai passeggeri la connettività 5G in cabina. Chiaramente la potenza del segnale sarà notevolmente inferiore rispetto ai classici emettitori a terra, e sono state designate solamente alcune delle frequenze in uso al 5G. "I passeggeri a bordo dei voli nell'UE potranno utilizzare i propri telefoni cellulari al massimo delle loro capacità e funzionalità, proprio come con una rete 5G terrestre", si legge tra le notizie del giorno della UE.
Il servizio è reso possibile da appositi apparati di rete installati in cabina, le cosiddette pico-celle collegate ai satelliti che "rimbalzano" chiamate, messaggi e dati alla rete mobile di terra. I primi esempi di connettività a bordo degli aerei in volo sui Paesi dell'Unione risalgono al 2008, quando la Commissione riservò determinate frequenze alle comunicazioni dei passeggeri. Adesso quella disposizione viene aggiornata affiancando la connettività 5G a quelle di precedente generazione.
Una novità gradita soprattutto ai professionisti, che durante le tratte potranno utilizzare smartphone e tablet (come i Galaxy Tab S7/S8 di Samsung o gli iPad Air/Pro) per connettersi al web a velocità piena.
Il 5G consentirà servizi innovativi per le persone e opportunità di crescita per le imprese europee. Il cielo non è più un limite quando si tratta di possibilità offerte dalla connettività superveloce e ad alta capacità - ha dichiarato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno.
Infine la Commissione ha pure modificato una decisione di esecuzione sulle bande di frequenza sul Wi-Fi a 5 GHz, affinché possa essere disponibile per il trasporto su strada, dalle automobili ai camper passando per i bus. La scelta "pone le basi per le innovazioni nel settore automobilistico e potenzialmente alle applicazioni per il metaverso", in cui è appena approdata anche Nissan con uno showroom virtuale. I Paesi membri devono rendere disponibili le bande di frequenza a 5 GHz per l'uso stradale il prima possibile, al più tardi entro il 30 giugno prossimo.
Fonte: hdblog.it