Il Parco archeologico di Selinunte riaccoglie la terza edizione di Mediterraneo Jazz, festival di Curva Minore, nato dall’intuizione del contrabbassista Lelio Giannetto di cui hanno raccolto idee e fascinazione, la moglie Valeria e i figli Luca e Gabriele. Quattro serate di musiche e sonorità diverse, che coinvolgono artisti e musicisti internazionali e valorizzano giovani musicisti siciliani. All'interno di questa visione il festival ospita anche il progetto Suoni di Sicilia, promosso dall’Assessorato regionale ai Beni culturali, di cui fa parte la conferenza-lezione Siciliani del Jazz - Palermo New Orleans solo andata, a cura di Gianmichele Taormina, che alle 18 aprirà la seconda giornata del festival (venerdì 21 luglio). Taormina, storico e critico specializzato in musica afroamericana, docente di Storia del Jazz e della musica del Novecento al Conservatorio Toscanini di Ribera, cercherà di ridisegnare storicamente la mappa creativa della presenza siciliana nella musica “Jass” di New Orleans. Dalle migrazioni di metà Ottocento, alla via del tramonto del Ragtime, al ruolo determinante delle Marching Band, fino allo sviluppo e alla nascita del Jazz; si scoprirà così l’importanza di alcuni misconosciuti musicisti di origine siciliane, che rappresentarono oltreoceano la ricchezza creativa dell’isola. Ingresso libero.
Sarà ormai il tramonto e ci si affiderà poi alla Selinùs marching band per raggiungere il solo concert del grande sassofonista Edoardo Marraffa, considerato oggi uno dei maggiori esponenti della musica improvvisata in Italia: ha sviluppato una voce unica dal suo strumento, riuscendo a mantenere un legame molto forte con la tradizione, nonostante le sue esplorazioni siano sempre fortemente sperimentali. Ingresso libero.
Alle 21.30 il duo formato da due vecchi amici come il pianista jazz Fabrizio Puglisi e il batterista, compositore e scrittore Francesco Cusa che ricorderanno musicalmente gli inizi della loro collaborazione (e convivenza bolognese) con Lelio Giannetto, nei primi anni Novanta. Un periodo straordinario da recuperare con il pubblico in pieno clima “giannettiano”.
La seconda giornata del Mediterraneo Jazz si chiuderà alle 22.30 con l’atteso duo OoopopoiooO: non è facile definire Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, sono veramente due bizzarri personaggi, e la loro è musica surreale e dadaista assieme. Oltre al theremin, strumento di cui sono considerati entrambi virtuosi, nel loro parcogiochi sonoro si trova di tutto e tutto viene utilizzato durante il concerto: Vincenzo Vasi, polistrumentista e compositore, è considerato uno degli artisti più eclettici nell’ambito di vari generi musicali, dalla sperimentazione elettronica sino al pop d’autore. Suona e intreccia in maniera sublime, basso, theremin, vibrafono, chitarra, ukulele, giocattoli, tastiere, flauto a tiro, kazoo, fischio da naso. Valeria Sturba è polistrumentista, cantante e compositrice: diplomata in violino, suona theremin, tastierine, minisynth, ed ama stropicciare in modo creativo effetti elettronici, looper e giocattoli sonori assortiti. Ama la canzone d’autore, ma anche il rock, il jazz, il tango e l’improvvisazione libera.
Sabato 22 luglio, debutterà alle 21.30 il MaMaSi trio, di Curva Minore, poi alle 22.30 il Radicetersa trio. Si chiude domenica (23 luglio) con RADE, Paolo Angeli in solo alla chitarra preparata a 25 corde.
Ufficio stampa
Simonetta Trovato