Mazara, morte Mineo. Per la Procura è stato suicidio

Giovedì 5 Maggio 2016

Mazara - Risolto il “giallo” della morte di Pasquale Mineo, il 53enne dipendente precario del comune di Mazara del Vallo trovato senza vita, la mattina del 28 aprile scorso, all’interno dell’area parcheggio di un palazzo in via Toniolo.
Secondo la procura di Marsala l’uomo si sarebbe suicidato. La conferma c’è stata data, stamattina, dal sostituto procuratore Anna Sessa, che ha coordinato le indagini avviate subito dopo il ritrovamento del cadavere del 53enne.

Dunque, non c’è stato alcun omicidio, come si era ipotizzato in primo momento. Restano ignote le cause per le quali il contrattista abbia deciso di farla finita. Per giorni i carabinieri della compagnia mazarese hanno “scavato” nella vita di Pasquale Mineo, che aveva alle spalle precedenti penali per droga e un passato da ex tossicodipendente. Gli inquirenti hanno cercato (e probabilmente appurato) il motivo che possa aver spinto Mineo a tale gesto estremo: un motivo che magari il 53enne avrebbe tenuto per sé o del quale erano a conoscenza soltanto pochi intimi. L’uomo aveva una relazione con una donna straniera e tra qualche mese, a quanto sembra, sarebbe diventato padre. Decisivi per risolvere il “giallo” sarebbero stati i risultati dell’autopsia effettuata, il giorno dopo il ritrovamento, sul cadavere del 53enne. Come si ricorderà, l’uomo è stato trovato a terra in una pozza di sangue. La casa dell’uomo, che al momento del ritrovamento indossava il pigiama, confina con il luogo dove è stato trovato morto. Dunque, Mineo si sarebbe gettato nel vuoto dalla terrazza della propria abitazione.

[fonte Telvallo]