(Mercoledì 19 Dicembre 2018)
Passata la buriana (vento del IV° quadrante Maestrale – Tramontana) di questi giorni, oggi è tornato il sereno con leggero vento di Levante e temperatura in aumento dai 6 ° c. di stamattina ai 16° delle ore 12. Ho programmato di portarmi al Pantano Leone che è in fase di prosciugamento e continua ad ospitare più di trecento alzavole, una ventina di codoni, qualche mestolone, beccaccini, tuffetti e un paio di svassi piccoli. Sento, però, qualcosa che mi imprime di raggiungere prima la più vicina Laguna di Tonnarella, nell’indecisione, lascio che l’istinto e la macchina mi guidino. Giunto in laguna mi rendo conto che, contrariamente ai giorni precedenti, è sopraggiunta la bassa marea, con la spianata di fango della sponda nord a giorno, piena di
limicoli, Piovanelli pancianera in maggioranza. Oltre ai limicoli ci sono anche tanti Podicipedi, Falacrocoracidi, Ardeidi, Treschiornitidi, Anatidi, Rallidi, Laridi, Sternidi, Sturnidi (Storno nero endemismo), fino ai piccoli Turdidi.
Ci sono più di tremila uccelli, è una sorta di Eden benchè il Comune abbia provveduto a falciare l’erba con i fiori, allontanando le farfalle. Mi dimentico del Pantano Leone quando intorno alle 11 sopraggiungono due Falchi di palude che, avventandosi sui più piccoli limicoli, seminano il
panico tra tutti gli uccelli. Aspetto che vadano via ma, mentre attendo che ritornino le anatre (si allontano al sopraggiungere del minimo rischio), i due Accipitridi (rapaci) rimangono posati tra la vegetazione della sponda nord, aspettando che qualche limicolo si distragga per ghermirlo. E’ uno spettacolo che, in maniera visibile a tutti, può essere osservato solo alla Laguna di Tonnarella (Colmata B) di Mazara del Vallo e al Pantano Leone di Campobello di Mazara.
Enzo Sciabica.
P. s. Le fotografie sono eseguite con fotocamere Nikon D60 (con datario) e Nikon D90 (senza datario), obiettivi: 300 mm. (autofocus) e 500 mm. (manuale), distanza da 100 mt. a circa 200 mt.
