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Mazara. A Tonnarella nel parco delle farfalle

(Lunedì 17 Dicembre 2018)
A Mazara c’è chi continua a pensare che un ecosistema naturale si componga di soli uccelli, nonostante le indicazioni dell’ISPRA, massimo istituto statale per la ricerca ambientale, che nel 2010 ha segnalato al Comune l’importanza della laguna di Tonnarella, Colmata B, anche come area “nursery” per i pesci. Un ecosistema naturale, contrariamente a quanto possa essere pensato a Mazara del Vallo è: “ l’insieme di tutti gli elementi viventi e non viventi che, essendo in rapporti di interazione stretta di tra di loro, concorrono a formare una unità funzionale relativamente autonoma e autosufficiente per tutto ciò che concerne gli elementi chimici fondamentali…..” per la vita (la parte virgolettata, tra le più sintetiche e
chiare, è tratta da “Concetti generali di ecologia” del prof. Alberto M. Simonetta, Università di Firenze). L’ecosistema naturale è quindi la sintesi della componente biotica (batteri, piante, animali) con la componente abiotica (acqua, suolo e gli elementi chimici con i relativi composti). La componente fisico-chimica costituisce il biotopo e la componente dei microrganismi e dalle specie animali e vegetali costituisce le biocenosi. L’ecosistema della Colmata B è straordinario sia dal punto divista abiotico, sia dal punto divista biotico dato che le lagune sono biotopi ad alta produttività di biocenosi, sia marine che terrestri. Non a caso le Lagune, assieme alle Praterie di Posidonie, sono il primo habitat protetto “prioritario” nella Rete ecologica europea Natura 2000. Non v’è dubbio che gli uccelli sono una componente importante dell’ecosistema lagunare, non v’è dubbio che sono un ottimo bioindicatore delle qualità e dello stato di conservazione dell’ecosistema stesso, ma da soli non generano vita, ovvero non fanno ecosistema. Dopo questo chiarimento,voglio accennare alla parte a terra della Colmata B, poco nota dal punto di vista biotico, compresa tra la Via Fata Morgana e la cintura di canneti lungo la sponda nord della laguna. In questa parte vegetano praterelli, composti da note specie erbacee che attirano buone parte delle più conosciute specie di Lepidotteri che si riproducono o transitano per l’area del Mediterraneo. Alla fioritura è spettacolare osservare la varietà e quantità di farfalle che si concentrano nella zona. Dalle vistose e belle Papilio machaon e Iphiclides podalirius (Podalirio), nel periodo della fioritura del finocchio selvatico, alla Vanessa atalanta che, da noi, può essere osservata anche nel periodo invernale, specialmente nel corso di giornate soleggiate.
 
  
 E’ stato proprio in questa parte della laguna che, per la prima volta il 17/4/2016, con l’amico, compagno d’escursioni, Antonino Barbera, ho potuto osservare la rara (per le nostre zone) Ninfalide, Danaus chrysippus (Monarca), migratrice a largo raggio, capace di percorrere qualcosa come 5mila Km. Quest’anno, tra ottobre e novembre, i praterelli a limite della sponda nord della laguna erano ancora più attraenti per la massiccia presenza di quest’altra vistosa e bella farfalla. Pensate, la cugina (si assomigliano molto),Danaus plexippus, nel 1989, è stata proclamata “insetto nazionale degli Stati Uniti”. C’è da augurarsi che, nel tempo, anche noi possiamo capire l’importanza di queste cose.

Enzo Sciabica.