Oggi dopo 15 anni c’è silenzio assoluto sull’inizio dei lavori, mentre viviamo brancolati su Alghein cittadino che ci strappa, ogni giorno tasselli di memoria e di storia del porto canale trascurati.
Terribile silenzio sul mancato drenaggio del porto-canale di Mazara del Vallo. E’ il drammatico appello che si legge sul dossier curato dall’istituto di ricerca il Duemila. Analizza cause, effetti dannosi, infrastrutturali, socio-economici e responsabilità pubbliche e collettive, sulla innavigabilità e degrado del porto-canale sul fiume Mazaro.
Simbolo della grandezza storica araba-normanna che proclamò Mazara capitale del Val più esteso della Sicilia e della supremazia nella pesca mediterranea opera dei nostri marinari nel secondo Novecento.
Inquieta il valzer di dichiarazioni auto celebrative degli ultimi Sindaci sull’inizio dei lavori di dragaggio risultate sempre mendaci. E’ una sindrome collettiva che potrebbe continuare, peggiorando ferite dolorosissime del principale motore dell’economia della città.
Per gli studiosi e ricercatori del Duemila occorre cambiare, affrontare, con tempestività lungimiranza, e forza alcuni nodi del progetto, irrisolti, con il Responsabile dei Porti della Sicilia Occidentale .
Non c’è più tempo di illusioni di problemi trascurati, progettuali, e finanziari con fughe dalla realtà divenuta inquietante e dannosa all’economia o al vivere della città.
Comune e Responsabile dei Porti della Sicilia Occidentale ,si muovono insieme con insistenza verso la Regione e lo Stato con la soluzione condivisa credibile e concreta del dragaggio del porto canale di Mazara.
E’ la svolta in meglio suggerisce l’istituto di ricerca il Duemila, la decisa e risolutiva azione, Comune e Autorità portuale della Sicilia Occidentale di concretizzazione del progetto di capacità strategica di rigenerazione del Mazara, poter mormorare, orgogliosamente, crescita e sviluppo della città.
Nota Istituto Il Duemila