Il percorso di crescita che l’anno liturgico mette in atto, di cui la quaresima fa parte, sta ad affermare che noi non ci rassegniamo alla mediocrità o a volare a bassa quota, noi puntiamo in alto, verso la santità.
La santità, che sta contemporaneamente davanti a noi e dentro di noi, che è frutto di un dono gratuito e nello stesso tempo traguardo da raggiungere con l’impegno di ogni giorno, si caratterizza come:
Un cammino concreto, che viene offerto all’uomo che non si rassegna alla mediocrità, non focalizza l’attenzione su un concetto, ma sul grande evento che costituisce la morte e risurrezione di Gesù.
Un cammino completo, perché non considera solo una parte del mistero pasquale, ma la totalità del mistero che mi viene offerto come progetto di vita.
Un cammino dinamico, perché fa risaltare il passaggio da una fare di morte alla pienezza della vita; un dinamismo di santità che non è velleitario né improvvisato, ma è indicato con tappe e metodi.
La quaresima non è, dunque, fine a se stessa, ma culmina e si perfeziona nella pasqua; il mistero pasquale a cui la quaresima accompagna, inizia, educa, si realizza nella vita dei singoli in tre momenti consequenziali e non separabili:
- Morire al peccato e al mondo. Morire all’egoismo che significa iniziare un itinerario di vita nuova. Questo è un processo doloroso, perché implica il tagliare, il riformare, il cambiare.
- Celebrare con Cristo la nascita alla vita nuova. Noi non facciamo una quaresima nostra, non siamo soli nella salita verso la Pasqua; Cristo continua in noi e con noi il suo stesso cammino.
- Vivere con nuove energie ed entusiasmo. Il cesellamento esistenziale, che nella quaresima ognuno è chiamato a mettere in atto, è per una vita piena, per vivere di più e meglio.
I mezzi esteriori dell’osservanza quaresimale, il digiuno, i sacrifici, le privazioni sono scelte che esprimono la decisione di dare alla propria vita un’altra qualità, un altro spessore, un'altra direzione.
Dentro l’anno liturgico, la quaresima è il periodo più intenso, potremmo dire usando una immagine del mondo dello sport, è il momento dello sprint finale, quando la meta è vicina, la si intravede e si raccolgono tutte le forse per affrettarla e viverla per primi.
Auguro a tutti voi che leggere buon cammino verso la Pasqua.
Don Giuseppe Alcamo