(Mercoledì 9 Gennaio 2019)
Dopo le feste e le abbuffate inizia la corsa alle diete, spesso si va alla ricerca di qualcosa di rapido e facile da realizzare, come ad esempio protocolli o diete che prevedono l’acquisto di prodotti dai famosi effetti disintossicanti o più comunemente DETOX!
Le diete disintossicanti sono strategie dietetiche popolari che pretendono di facilitare l'eliminazione delle tossine e determinare una perdita di peso, promuovendo così la salute e il benessere.
Sebbene l'industria della disintossicazione è in piena espansione, ci sono pochissime prove cliniche a sostegno dell'uso di queste diete.
Una manciata di studi clinici hanno dimostrato l’azione purificante di questi protocolli, in particolare la capacità di eliminare gli inquinanti organici presenti nel fegato, questi studi sono però ostacolati da metodologie imperfette e piccole dimensioni del campione. Ci sarebbero solo prove preliminari della capacità “detox” di alcuni alimenti come coriandolo, nori, zenzero o curcuma, sebbene la maggior parte di questi studi sia stata eseguita sugli animali. Ad oggi non ci sono studi che dimostrino l’efficacia dei protocolli detox sugli umani.
Questa è un'area che merita attenzione in modo che i consumatori possano essere informati dei potenziali benefici e soprattutto dei rischi dei protocolli di disintossicazione.
I principali rischi per la salute delle diete disintossicanti riguardano la restrizione calorica e l’inadeguatezza nutrizionale, spesso chi si cimenta in protocolli detox tende a diminuire notevolmente l’apporto calorico e dei nutrienti, adottando spesso periodi di quasi digiuno. Inoltre si sottovaluta l’effetto lassativo e disidratante di alcuni componenti di questi prodotti.
Alla fine degli anni '70, 60 persone sono decedute nel tentativo di dimagrire tramite un protocollo dietetico che prevedeva il consumo di una formula di proteine liquide a bassa energia. Queste proteine era di basso valore nutrizionale oltre che energetico.
In Spagna, un uomo di 50 anni è morto di avvelenamento da magnesio dopo aver consumato sali di Epsom come parte di una dieta per la pulizia del fegato. I sali di Epsom sono fatti di magnesio solfato eptaidrato, sebbene il fornitore avesse per errore venduto solfato di manganese idrato.Questo protocollo di disintossicazione era stato raccomandato al soggetto da un sito Internet.
Molti prodotti detox e programmi dimagranti in genere, sono promossi su Internet, da pseudo coach nutrizionali, da personaggi che si spacciano per nutrizionisti o dai cosiddetti influencer, che promuovono tisane o protocolli detossificanti. In alcuni casi i componenti di queste tisane, formulati, sono in parte sconosciuti o non corrispondenti alle etichette.
Al momento non ci sono prove convincenti che supportino l’uso di dietedetox per la gestione del peso o per l’eliminazione delle tossine.
Considerando i costi di tali prodotti, la mancanza di basi scientifiche e la possibilità di rischi per la salute dei consumatori, il consumo di prodotti detoxdovrebberoessere scoraggiato.
In fine ricordiamoci sempre che il nostro corpo è una macchina perfetta, che è “costruita” per eliminare ciò che è inutile e salvaguardare ciò che è utile, il fegato è di per se un organo “detox” e non serve, escluso per alcune patologie o disturbi particolari, dare prodotti che aiutino questo processo depurativo.
Per eliminare le “tossine”, perdere peso, regolarizzare il quadro clinico o prevenire alcune patologie vi sono protocolli dietetici adatti, come la dieta mediterranea classica o strategie moderne come la dieta ciclica, il digiuno intermittente o una dieta anti-infiammatoria, da accompagnare sempre all’attività fisica costante.
Per maggiori informazioni
Dott. Valerio La Pinta – Biologo nutrizionista
3407526871 ; Pagina Facebook@DottValerioLapintaNutrizionista