Sono sette, tra Santuari e parrocchie, i luoghi giubilari che il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella ha indicato per il Giubileo 2025. Dal 30 dicembre e fino al 28 dicembre 2025 sono «da considerarsi luoghi giubilari» il Santuario Maria Ss. del Paradiso di Mazara del Vallo, il Santuario Maria Ss. della Cava di Marsala, chiesa della Tagliata a Castelvetrano, Santuario Madonna della Libera di Partanna, parrocchia Maria Ss. della Confusione di Salemi, Basilica Cattedrale di Mazara del Vallo e Santuario Maria Ss. della Margana a Pantelleria. In questi luoghi, spiega il Vescovo nelle indicazioni rese pubbliche, «sarà possibile ottenere l’indulgenza giubilare, solo in alcune circostanze, stabilite di volta in volta dal Vescovo, secondo le consuete condizioni indicate dalla Chiesa (confessione sacramentale, comunione eucaristica, preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, distacco da ogni peccato anche veniale) e le specifiche disposizioni emanate dalla Penitenzieria Apostolica per il Giubileo 2025». Il Vescovo, altresì, specifica che «nelle suddette chiese verrà garantita settimanalmente l’Adorazione eucaristica, la Lectio Divina sul Vangelo secondo Luca e alcune catechesi sul sacramento della riconciliazione, sul significato e l'importanza dell’Anno Santo». La Basilica Cattedrale di Mazara e il Santuario Maria Ss. della Margana di Pantelleria sono state indicate come mete ordinarie di pellegrinaggio e luoghi in cui è possibile lucrare l’indulgenza per tutta la durata del Giubileo. Per dare anche ai carcerati la possibilità di accedere al grande dono della Misericordia, il Vescovo ha stabilito che anche nella cappella della casa circondariale di Castelvetrano sarà possibile lucrare l’indulgenza per tutto l’Anno Santo. L’apertura dell’Anno giubilare in Diocesi avverrà domenica 29 dicembre: alle ore 17 il raduno dei fedeli presso la chiesa San Michele, da dove si muoverà il pellegrinaggio verso la Cattedrale. Il Vescovo consegnerà al sacerdote responsabile della chiesa giubilare (accompagnato dal Vicario foraneo) il mandato.
Diocesi di Mazara del Vallo - UFFICIO STAMPA